La Nuova Sardegna

Oristano

Romanico in Sardegna, nasce il centro

di Nicola Podda
Romanico in Sardegna, nasce il centro

Santa Giusta punto di riferimento della documentazione per l’intera isola

18 agosto 2018
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SANTA GIUSTA. Nascerà a Santa Giusta il primo Centro di Documentazione del Romanico in Sardegna, una realtà che promuoverà il turismo culturale e sarà punto di riferimento per tutti gli appassionati. Quello legato al periodo artistico e architettonico romanico è un sistema che accoglie circa cento chiese nell’isola e la cittadina lagunare, con la nascita del Centro, rappresenterà la meta nella quale recarsi per approfondire e orientarsi in un percorso ricco di testimonianze.

Il Centro di documentazione sarà uno spazio dedicato alla conoscenza, allo studio e alla didattica. Finanziato dall’Interreg attraverso l’assessorato regionale agli Enti Locali, sorgerà nella struttura che già ospita la Biblioteca comunale. Il Centro, dove si potrà assistere a proiezioni, ospiterà una sala multimediale con percorsi di realtà aumentata in 3D, una sala conferenze e un tavolo interattivo con la rappresentazione dell’Itinerario del romanico sardo. Una sala, poi, sarà dedicata alla raccolta della documentazione fornita dai comuni che ospitano testimonianze del periodo romanico.

Inoltre, sarà possibile consultare materiale scientifico messo a disposizione dalle Università di Cagliari e Sassari, rappresentate dai docenti Rossana Martorelli e Marco Milanese. Potrà contare anche su una caffetteria la cui terrazza si affaccia su una delle massime testimonianze del romanico in Sardegna ovvero la Basilica di Santa Giusta.

I volontari dell’associazione Amici del Romanico si occuperanno della segreteria, mentre il numero verde di riferimento rappresenterà oltre che un utile strumento, anche un mezzo ideale per la promozione del territorio. All’esterno verrà attrezzato un Parco del Romanico con un’installazione in ceramica volta a valorizzare la basilica di Santa Giusta. Cinquanta metri quadri di formelle ceramiche verranno assemblate e faranno rivivere l’architettura, la vita e la storia della comunità. Un progetto importante, quindi, che si realizza e promuove una forma di turismo culturale che piace e che può rappresentare occasione di sviluppo.

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