La Nuova Sardegna

Oristano

L’assessora Federica Pinna si dimette

di Simonetta Selloni
L’assessora Federica Pinna si dimette

Da mesi sotto la pressione di Fortza Paris che l’aveva indicata ma l’accusava di un allontanamento dalla linea politica

21 agosto 2018
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ORISTANO. Gioca d’anticipo, toglie le castagne dal fuoco al sindaco Andrea Lutzu, scrive una dettagliata lettera e si dimette. Ma si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. Federica Pinna da ieri non è più assessora a “Urbanistica e tutela del territorio, Edilizia residenziale, Usi civici, energie rinnovabili, zona franca, polizia municipale e sicurezza urbana”, come recita la carta intesta del Comune, sulla quale, ironia della sorte, l’architetta rassegna le dimissioni e rimette al sindaco, «nelle sue mani, le deleghe che mi aveva affidato».

E così si chiude senza una traumatica revoca della delega da parte del sindaco, la prima seria mina vagante sull’esecutivo Lutzu. A innescarla era stato Fortza Paris, che esprimeva l’architetta Pinna come assessore definito “tecnico”. Una dicitura ambigua, nel senso che la professionista era vicina a un altro partito ovvero Fratelli d’Italia, forza che sostiene la coalizione ma che non esprime consiglieri. A indicarla era stata invece Fortza Paris, in una veloce cambio alla guida dell’Urbanistica dopo che l’assessore nominato, Mauro Solinas (vice presidente nazionale di FP) si era dovuto fare da parte per il mancato rispetto delle quote rosa. Quindi un assessore tecnico. Almeno in teoria.

Ma da qualche tempo la sintonia tra l’assessora e Fortza Paris era venuta meno. «Il fatto è che a un certo punto l’assessora che era tecnica ha smesso di essere tale, e ha assunto decisioni e fatto esternazioni vicine a Fratelli d’Italia e comunque non certo a Fortza Paris», puntualizza Mauro Solinas. A Federica Pinna si contestano «scelte non condivise, come per esempio quelle riguardanti l’housing sociale di via Lepanto», dice ancora Solinas. E, nell’era dei social, persino «alcuni chiari post su Facebook, prima pubblicati poi ritirati», dice Solinas.

Ma questa chiave di lettura viene ribaltata da Federica Pinna. La lettera di dimissioni è un garbato elenco di impegni assolti nel nome del mandato assegnatole e, in teoria, secondo quanto stabilito anche dai suo sponsor di Fortza Paris. Ma c’è una stilettata proprio diretta a chi l’aveva indicata: «Fortza Paris, nella persona di Mauro Solinas, il 23 giugno mi ha manifestato la necessità di avere un assessorato politico di riferimento al suo partito in vista delle elezioni regionali e pertanto mi chiedeva di farmi da parte per la fine dell’anno in corso». Traduzione dal politichese: le regionali del 2019 si avvicinano, Fortza Paris o forse lo stesso Solinas ha bisogno di maggiore visibilità e la vuole attraverso un assessorato che sia chiara espressione della sua linea.

«È una questione di dignità politica, abbiamo avuto diversi incontri con l’architetta Pinna, anche in presenza del sindaco. Ma Fortza Paris non può essere rappresentato da un’esponente che si comporta e rende dichiarazioni lontante da FP». Insomma, nonostante gli “avvisi bonari”, e poi gli ammonimenti, l’assessora ha seguitato sulla sua strada.

Il sindaco Lutzu è in un qualche imbarazzo. Conferma l’apprezzamento per l’assessora, ma accetta la sua estromissione – sotto forma di dimissioni – imposte da ragioni di coalizione. Ne ha assunto l’interim e su chi le succederà, non dice nulla. «La settimana prossima, decideremo. Sarà una donna per il rispetto delle quote rosa». Dovrà essere di suo gradimento, ovvio, e sarà indicata da Fortza Paris, «più probabile un politico che un tecnico», dice ancora Lutzu. Meglio non correre rischi.

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