La Nuova Sardegna

Oristano

Perde il controllo dell’auto giovane muore sulla 131

di Enrico Carta
Perde il controllo dell’auto giovane muore sulla 131

Fabio Poddi, 23 anni di Cabras, vittima di un incidente nella zona di Marrubiu La macchina si è ribaltata e il ragazzo è stato sbalzato fuori dall’abitacolo

01 settembre 2018
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MARRUBIU. Doveva essere la vigilia della festa, è diventato un giorno nero come il lutto. Dentro un’auto che si ribalta attorno alla mezzanotte tra giovedì e ieri, c’è un giovane di Cabras. Si chiama Fabio Poddi, ha appena 23 anni e corre, forse troppo, con la sua Toyota Yarys verso Cagliari sulla 131. Sembra una banalissima sera d’estate, è invece una sera da tragedia. La macchina al chilometro 70,500 della superstrada sbanda. Prima urta il guardrail sulla parte destra della carreggiata, poi da lì rimbalza e va a scontrarsi contro le barriere in cemento che separano i due sensi di marcia.

A quel punto il veicolo è incontrollabile e, secondo quanto stabiliranno i primi accertamenti della Polizia Stradale di Oristano, si ribalta tre o addirittura quattro volte prima di terminare la sua corsa proprio contro le barriere. Fabio Poddi non è però più dentro l’abitacolo, perché nella carambola è stato sbalzato fuori dall’auto. Probabilmente, sempre stando ai primissimi accertamenti, il ragazzo non indossava la cintura di sicurezza e questo potrebbe essergli stato fatale perché, nel momento in cui il suo corpo sfonda il finestrino sul lato del guidatore e viene proiettato sull’asfalto, l’auto prosegue la sua corsa impazzita e lo travolge.

Il trauma è devastante. Definitivo, purtroppo. Al rumore delle lamiere segue il solito terribile silenzio. Dura un attimo, perché sulla 131 arriva un’altra auto di fronte alla quale all’improvviso si materializza l’ostacolo imprevisto. Chi guida fa giusto in tempo a frenare, sfiora la Yaris ed è il primo a rendersi conto di quanto accaduto. Dà l’allarme che richiama sul luogo dell’incidente i vigili del fuoco, un’ambulanza del 118 e gli agenti della Polstrada coordinati dal dirigente Roberto Piredda. C’è il traffico da dirigere, c’è la carreggiata da ripulire dopo la rimozione dell’auto incidentata. Non c’è invece possibilità di tentare di salvare il ragazzo.

Il suo cuore aveva già smesso di battere un istante dopo l’incidente e immediatamente anche Cabras piomba nel lutto. Il paese lagunare si stava godendo un’altra notte di festa in vista della corsa degli Scalzi che celebrerà i suoi momenti più pregnanti tra quest’oggi e domani con il simulacro di San Salvatore che raggiunge il villaggio e poi torna in paese, seguendo il percorso che lo stesso Fabio Poddi aveva fatto di corsa negli anni passati con gli altri curridoris. Ma la giornata avrà più di un velo di tristezza, perché a Cabras si celebrerà un’altra messa e sarà quella del funerale. La salma di Fabio Poddi è stata restituita ieri ai familiari dopo i primi accertamenti e oggi gli amici e il paese daranno l’ultimo saluto al ragazzo. Il lutto ha inevitabilmente segnato la comunità tanto che anche il sindaco Andrea Abis ha voluto esprimere il cordoglio da parte di tutta l’amministrazione anche a nome della cittadinanza a chi ora piange una vita, l’ennesima persa sull’asfalto di strade mai troppo sicure.

E purtroppo ora che è tardi vari dubbi si affacciano. La polizia stradale svolgerà gli accertamenti, ma le prime sensazioni e i primi riscontri sembrano confermare il fatto che il ragazzo viaggiasse senza cintura. Sul motivo della prima sbandata, per il momento, non ci sono elementi che possano cancellare i dubbi. Un malore? Un colpo di sonno? Una distrazione? Uno sguardo al cellulare che ora è sotto controllo per verificare se possa averlo usato nel momento dello schianto? Servirà a poco chiarire gli interrogativi.

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