La Nuova Sardegna

Oristano

Gli Scalzi compiono il primo rito

di Piero Marongiu
Gli Scalzi compiono il primo rito

I curridoris hanno raggiunto il villaggio di San Salvatore. Oggi il simulacro torna in paese con la corsa

02 settembre 2018
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CABRAS. Si respirava un’aria di grande mestizia tra i corridori che partecipano alla corsa degli scalzi 2018. A rendere il clima della festa particolarmente triste è stata la notizia della morte del giovane Fabio Poddi, rimasto vittima a soli 23 anni del gravissimo incidente stradale occorsogli giovedì notte sulla 131, all’altezza di Marrubiu. «Gli eventi in programma – dicono i componenti del comitato di San Salvatore 2018 –, nonostante la poca volontà di festeggiare da parte di tutti noi, si svolgeranno regolarmente».

Ieri mattina, durante l’omelia che ha preceduto la partenza della processione con il simulacro di San Salvatore per il villaggio omonimo, il parroco della Pieve intitolata a Santa Maria Assunta, Don Bruno Zucca, ha invitato i corridori e tutti i fedeli a pregare per Fabio Poddi e per la sua famiglia. Poi il corteo, ordinato come non mai, in un clima di coinvolgente tristezza, si è avviato silenziosamente verso il borgo di San Salvatore. A salutare gli Scalzi una folla numerosissima, composta da migliaia di persone, tantissimi i turisti ospitati nelle strutture ricettive della zona, arrivati a Cabras per assistere alla corsa degli scalzi. Molti anche i cabraresi che non hanno voluto far mancare il proprio calore ai curridoris.

Gli Scalzi sono stati salutati dalla folla, attenta e affascinata dal lunghissimo serpentone bianco che si snodava per centinaia di metri nel sentiero sterrato, assiepata ai due lati del sentiero che conduce verso il villaggio di San Salvatore, applaudendo lo spettacolo straordinario che non manca mai di affascinare chi ha la possibilità di ammirarlo da vicino. Uno spettacolo reso ancora più suggestivo grazie alla cura certosina posta dagli organizzatori, ognuno per la propria parte di competenza, dell’evento: l’amministrazione comunale, la Questura, il comitato di San Salvatore, l’associazione dei corridori e tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione.

Tutto, finora, si è svolto regolarmente e senza alcuna sbavatura. I sette chilometri che segnano la distanza tra Cabras e il villaggio di San Salvatore, interamente presidiati dagli addetti alla sicurezza, sono stati curati alla perfezione. «Ogni aspetto della manifestazione, per quanto riguarda la corsa, è stato curato in maniera ottimale», ha detto Renzo Dessì, presidente dell’associazione dei corridori a cui fanno capo i quattordici priori che danno vita alla corsa degli scalzi. Dello stesso avviso i componenti del comitato di San Salvatore 2018: «Le regole concordate tra Comune, Questura e Comitato stanno dando i risultati sperati».

Soddisfatto anche il sindaco Andrea Abis: «Il piano per la sicurezza ha funzionato molto bene. Mi auguro che sia così anche oggi. A questo proposito, invito i frequentatori delle nostre spiagge a far rientro prima delle 18. Dalle 18.30 e fino alla conclusione della corsa, infatti, la strada sarà chiusa al traffico e chi sceglierà di muoversi dopo quell’orario dovrà accodarsi alla processione. Le zone interessate allo svolgimento della manifestazione sono segnalate dai cartelli posizionati nei punti strategici e nel sito del Comune si possono trovare i nostri suggerimenti per vivere al meglio e in totale sicurezza l’evento».

Una troupe di Linea Blu, la trasmissione televisiva condotta da Donatella Bianchi su Rai Uno, ieri mattina ha seguito la processione degli Scalzi fino a San Salvatore. Nel tardo pomeriggio di oggi i corridori riporteranno il simulacro di San Salvatore nella chiesa di Santa Maria Assunta, dove rimarrà fino al prossimo anno. Alle 22, in piazza stagno, il concerto di Alexia.

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