La Nuova Sardegna

Oristano

VILLAURBANA 

Coltivatore di marijuana patteggia subito due anni

Coltivatore di marijuana patteggia subito due anni

VILLAURBANA. Arrestato lunedì, in seguito a un controllo dei carabinieri nella sua azienda, ha già risolto i suoi problemi con la giustizia. Un patteggiamento a due anni ha consentito all’allevatore...

12 settembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





VILLAURBANA. Arrestato lunedì, in seguito a un controllo dei carabinieri nella sua azienda, ha già risolto i suoi problemi con la giustizia. Un patteggiamento a due anni ha consentito all’allevatore Stefano Saba, 33 anni di Siamanna, di chiudere in un amen il processo per direttissima e usufruire della sospensione condizionale della pena, dal momento che non aveva altri precedenti.

Più chiaro, rispetto alle fasi immediatamente successive all’arresto, è invece il quadro entro cui si è svolto l’accertamento dei carabinieri delle stazioni di Villaurbana e San Vero Milis, coordinati dal capitano Francesco Giola. Il dato certo era che all’interno del terreno fossero state trovate le 46 piante di canapa indiana ormai pronte per il raccolto. I carabinieri che stavano effettuando delle normali verifiche riguardanti l’igiene e le norme sanitarie all’interno del terreno che si estende per otto ettari, erano rimasti sorpresi dalla presenza di un sentiero ben segnato dalle tracce dei pneumatici di un trattore.

È così che hanno individuato le piantagioni. La coltivazione era infatti divisa in due punti differenti, fatto che ha praticamente inchiodato alle proprie responsabilità Stefano Saba. Impossibile dimostrare che qualcuno potesse aver usato i suoi terreni per impiantare la marijuana, per di più in due punti differenti e senza che in tutto questo tempo non si accorgesse di quelle piante che crescevano sino a un metro e 80 di altezza. Non è rimasto altro da fare se non patteggiare: l’accordo tra il pubblico ministero Rosanna Nurra e l’avvocato difensore Gianfranco Sollai è stato di due anni. (e.carta)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative