La Nuova Sardegna

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Palme a rischio a Is Arutas, colpa del punteruolo rosso

CABRAS. Il punteruolo rosso sta aggredendo anche le palme piantate lungo la strada che conduce a Is Arutas, compromettendone la sopravvivenza. Il parassita sembra inarrestabile e se non verranno...

13 settembre 2018
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CABRAS. Il punteruolo rosso sta aggredendo anche le palme piantate lungo la strada che conduce a Is Arutas, compromettendone la sopravvivenza. Il parassita sembra inarrestabile e se non verranno messe in atto, con urgenza, una serie azioni di contrasto nei suoi confronti, rischia di distruggere i 235 esemplari di palme, ora in pieno sviluppo che fanno bella mostra di se ai lati dell’ultimo tratto di strada che conduce verso una delle località marine più belle e frequentate della provincia, famosa per i chicchi di quarzo che compongono la sua spiaggia. Per cercare di salvarle dall’azione del voracissimo e infestante coleottero, il gruppo politico di minoranza consiliare “Sviluppo Collettivo”, facente capo a Gianni Meli, ha scritto una lettera all’amministratore straordinario della provincia di Oristano Massimo Torrente, chiedendo un suo intervento finalizzato a fermare l’azione del punteruolo rosso già in corso. «Il gruppo politico “Sviluppo Collettivo” – scrive Meli – chiede un intervento urgente per salvare le palme che si trovano in prossimità della spiaggia di Is Aruttas, mai trattate preventivamente nel passato. Senza un intervento mirato – prosegue – si rischia che le 235 palme (di cui 172 di tipo Phoenix Canaries - specie questa particolarmente vulnerabile - e le 63 di tipo Washingtonia, più resistenti all’attacco del coleottero) vengano compromesse. Le palme sono in uno stato di totale abbandono, tant’è che 14 esemplari risultano essere già danneggiate dalla presenza del Punteruolo Rosso». In Italia la presenza del coleottero venne denunciata per la prima volta nel 2004. L’azione di contrasto è particolarmente difficile, anche perché, fino a poco tempo fa il punteruolo rosso si è dimostrato resistente ai vari tentativi di debellarlo. Anche adesso, senza una diagnosi precoce e il conseguente trattamento della pianta con insetticidi sistemici, sconfiggerlo non è cosa semplice. Per questo il gruppo consiliare di minoranza, ricordando all’amministratore straordinario della provincia la peculiare bellezza del sito, meta di un numero sempre di crescente di turisti. (pi.maro.)

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