La Nuova Sardegna

Oristano

Omodeo invaso da un mare di schiuma, il sindaco: «È inquinamento»

di Maria Antonietta Cossu
Omodeo invaso da un mare di schiuma, il sindaco: «È inquinamento»

Sedilo, Salvatore Pes non crede all’eutrofizzazione e avanza ipotesi sul sito non bonificato di Ottana

17 settembre 2018
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SEDILO. Il Comune vuole vederci chiaro sulle cause della scia di schiuma comparsa sulla riva del lago Omodeo nel tratto compreso tra Monte Paza e S'Abbainosu, ma ancora prima che la scienza chiarisca l'effettiva natura della misteriosa patina bianca, avanza il sospetto di una qualche forma di contaminazione. Sul caso sta indagando il Corpo forestale di Oristano e oggi i tecnici dell'Arpas effettueranno i prelievi dei campioni d'acqua nei punti in cui si è addensata la schiuma. I valori saranno confrontati con quelli rilevati dall'Agenzia nel corso dei regolari controlli.

Sulla base dei risultati l'amministrazione deciderà in quale direzione muoversi, anche riservandosi la possibilità di verificare in autonomia la conformità di tutti i parametri delle sostanze presenti in quello specchio d'acqua. Sin d'ora, comunque, viene scartata l' ipotesi di un processo naturale. «Non è un fenomeno di eutrofizzazione –, afferma il sindaco Salvatore Pes –. Se fosse dipeso dalla mancanza di ossigeno si sarebbe dovuta verificare una moria di pesci ma questo non è successo. Ritengo piuttosto che si tratti di inquinamento».

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Non sembra avere dubbi il primo cittadino, che azzarda una serie di ipotesi sulla provenienza dei presunti scarichi. «Potrebbe trattarsi di reflui non trattati adeguatamente o anche sversamenti del sito di Ottana conseguenti alle mancate bonifiche. Se così fosse, dimostrerebbe come effettivamente il territorio di Sedilo sia interessato dalla problematiche dell'area di crisi, da cui è stato invece estromesso. Ora siamo in una situazione di stallo, ma aspettiamo di vedere se a breve qualcosa si muoverà, dato che sul caso il prefetto è intervenuto scrivendo alla Regione e al commissario della Provincia di Nuoro». Alla luce di queste affermazioni l'ipotesi delle cause naturali delle impurità localizzate a riva sembra perdere consistenza, almeno agli occhi del sindaco. Tuttavia l'amministratore subordina la prima mossa al responso del laboratori di analisi dell'Arpas.

«Non appena conosceremo gli esiti decideremo quale strada intraprendere e se agire soli o meno», annuncia Pes. Il sindaco non è l'unico a propendere per l'ipotesi di inquinamento; anche molti dei cittadini che hanno visto lo spettacolo dal vivo o attraverso i siti di informazione urlano allo scandalo. Altri, invece, si meravigliano dello stupore suscitato da a una possibile, ancorché tutta da provare, conseguenza dell'inquinamento del lago. «Ma di cosa ci si stupisce, se l'Omodeo è la discarica delle discariche da più di quarant' anni?» ha commentato un anziano facendo esplicito riferimento alla fabbrica di Ottana e agli scarti prodotti dalle attività umane sversati o gettati direttamente nel lago o trasportati dagli affluenti.
 

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