La Nuova Sardegna

Oristano

Mesanìa e la solitudine fa meno paura

di Davide Pinna
Mesanìa e la solitudine fa meno paura

Nasce l’associazione costituita da terapeuti per la riabilitazione psichiatrica

17 settembre 2018
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ORISTANO. Nell’epoca dell’interconnessione globale, la solitudine è uno dei problemi sociali più gravi. Spesso coloro che ne soffrono, devono già combattere con il disagio psichico, e si ritrovano sempre più emarginati e soli. Lo sa bene Emanuele Piras, terapista per la riabilitazione psichiatrica, che insieme ad altri sei colleghi ha fondato l’associazione Mesanìa. Interamente composta da volontari, Mesanìa si occupa del recupero e dell’integrazione delle persone con disagio psico-sociale. L’obiettivo principale dell’associazione nata a febbraio è la promozione della salute mentale nel territorio sardo: oltre ai terapisti fondatori, ne fanno parte altre figure professionali e anche i pazienti stessi, insieme ai loro familiari. Le attività dell’associazione sono già partite e per il momento si concentrano sui gruppi di auto mutuo aiuto. «Sono gruppi di sette o otto persone – spiega Emanuele Piras – che si incontrano periodicamente per discutere temi e problemi comuni. Le adesioni sono sempre aperte e, quando si raggiunge il numero sufficiente, i gruppi vengono divisi per garantire il mantenimento del numero ottimale».

Il primo gruppo attivato si occupa di un problema molto sentito e che è stato talvolta all’origine di tragedie familiari o episodi drammatici, quello del disagio che nasce dalla perdita del lavoro: «Vogliamo aiutare le persone a riprendere in mano la propria vita e a non arrendersi. Purtroppo il confronto e la discussione, soprattutto quando si parla di problemi personali, sono quasi un tabù, ma sono il miglior modo di aiutarsi a vicenda».

Gli incontri si tengono il giovedì alle 18, nella sede di via Lepanto 67/C, e a ogni incontro si presenta qualche nuovo partecipante. In autunno probabilmente partirà un nuovo progetto, un gruppo di auto mutuo aiuto pensato appositamente per gli operatori del settore della salute mentale. «Anche questo è un aspetto di cui si parla poco, ma chi lavora in questo settore spesso deve fare i conti con malessere o con la cosiddetta sindrome da burnout», spiega Emanuele Piras. Si tratta dell’esito di tutti i processi stressanti che deve vivere chi, per lavoro, intrattiene quotidianamente e ripetutamente relazioni interpersonali. Emanuele Piras, che ha aperto in città il primo studio privato di riabilitazione psichiatrica in Sardegna, pensa in grande, insieme a tutti gli altri soci: «Siamo inseriti nella rete di Sardegna Solidale e contiamo di crescere ancora. Oltre ai momenti terapeutici vogliamo anche organizzare momenti di divulgazione, con la proiezione di film o la presentazione di libri che riguardano i temi che affrontiamo».

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