La Nuova Sardegna

Oristano

sedilo 

Dopo 15 anni riaperti gli scavi a Iloi

La nuova campagna di ricerche condotta dall’ateneo sassarese

18 settembre 2018
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SEDILO. Ssono ripresi gli scavi a Iloi, il complesso archeologico più importante del paese, dopo una interruzione di 15 anni.

La campagna è condotta dall'università di Sassari sotto la supervisione dell'archeologa Anna Depalmas e con il contributo del Comune, che sul progetto ha investito duemila euro. Risorse invero molto esigue, ma in attesa di reperire finanziamenti specifici può riprendere l’attività d’indagine su uno dei comparti del sito in cui è stata rinvenuta parte dei reperti mobili antichi più importanti. L’attività di pulizia e di scavo andrà avanti per tutto il mese di settembre e si concentrerà unicamente sulla capanna numero 15, giudicata dagli studiosi la più interessante dal punto di vista scientifico.

Nel villaggio sono state censite più di quaranta unità abitative, tutte evidenti benché la struttura perimetrale sia perfettamente visibile in un numero di casi molto limitato.

Delle capanne meglio conservate la numero 15 è tra le più integre e in questa sessione il lavoro degli esperti, aiutati dai volontari dell'associazione archeologica Iloi, consentirà di portare alla luce un altro pezzo delle murature esterne.

Anche con gli scavi in corso non s'interrompono le visite guidate all'interno del complesso archeologico, che dietro richiesta può essere visitato nei giorni di apertura del museo del territorio.

Il centro espositivo è aperto al pubblico tutti i fine settimana di settembre dalle 17,30 alle 20,30 e la domenica anche dalle 9,30 alle 17,30. (mac)

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