zerfaliu
Fumo dal pullman e disservizi Arst
di Eleonora Caddeo
I passeggeri si rifiutano di salire sul mezzo da Solarussa a Oristano
20 settembre 2018
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ZERFALIU. Pendolari sul piede di guerra: almeno quelli che hanno viaggiato sull'autobus dell’Arst, ieri mattina, con la corsa delle 7.15 del mattino, nella tratta da Zerfaliu ad Oristano. Autobus vecchi e con scarsa manutenzione, maleodoranti di bruciato, come se qualcosa nel motore del mezzo non funzionasse, in ritardo sull'orario previsto e con un costo del biglietto quasi raddoppiato. A denunciare la situazione, con dovizia di dettagli, è una lettrice, che proprio ieri mattina è stata una degli sfortunati passeggeri della corsa: «Il pullman è arrivato alla prima fermata di Solarussa che già puzzava di bruciato, e con un evidente fumo nero che usciva dalla ruota posteriore. Insieme ad altri passeggeri ci siamo rifiutati di salire».
Uno scenario molto distante dall’esempio di un moderno servizio pubblico, ma realistico, visto che sia l’autista sia altri passeggeri, che avevano viaggiato nei giorni precedenti, si erano già resi conto del problema che presentava il mezzo. Un guasto meccanico di cui autista e passeggeri abituali erano a conoscenza e che, sommato al malfunzionamento dell’apertura delle porte, ha creato timore per possibili incendi.
Nella denuncia della lettrice, che cercherà risposte dagli uffici regionali, è elencata anche una ulteriore serie di disservizi: dalla mancanza di un mezzo aggiuntivo nell’orario dell’uscita delle scuole, ai viaggi in piedi stretti come sardine con il rischio di farsi male alla prima frenata del mezzo, all’effetto serra nelle ore di punta del caldo, dove in assenza di un impianto di climatizzazione funzionante, si rischia il malore.
Uno scenario molto distante dall’esempio di un moderno servizio pubblico, ma realistico, visto che sia l’autista sia altri passeggeri, che avevano viaggiato nei giorni precedenti, si erano già resi conto del problema che presentava il mezzo. Un guasto meccanico di cui autista e passeggeri abituali erano a conoscenza e che, sommato al malfunzionamento dell’apertura delle porte, ha creato timore per possibili incendi.
Nella denuncia della lettrice, che cercherà risposte dagli uffici regionali, è elencata anche una ulteriore serie di disservizi: dalla mancanza di un mezzo aggiuntivo nell’orario dell’uscita delle scuole, ai viaggi in piedi stretti come sardine con il rischio di farsi male alla prima frenata del mezzo, all’effetto serra nelle ore di punta del caldo, dove in assenza di un impianto di climatizzazione funzionante, si rischia il malore.