La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, il Comune cerca fondi per valorizzare il castello

di Alessandro Farina
Bosa, il Comune cerca fondi per valorizzare il castello

Bosa, la giunta approva la partecipazione all’apposito bando regionale  I lavori per rendere fruibile il maniero ai visitatori richiedono 235mila euro

21 settembre 2018
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BOSA. Dopo il passaggio in consiglio comunale per l’approvazione del progetto definitivo e l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche, l’idea di valorizzazione a fini turistico culturali del castello di Bosa fa un altro passo avanti. La giunta municipale infatti ha approvato nelle scorse ore la delibera che da l’ok alla partecipazione al bando regionale che fa capo ai fondi della legge per il “Completamento, manutenzione straordinaria e messa a norma e in sicurezza, di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale”.

Il maniero, uno dei più grandi e meglio conservati dell’intera isola, è già stato oggetto in passato di corposi lavori, gli ultimi qualche anno fa nell’ambito del complesso progetto sulle Città Regie della Sardegna. La struttura, nata a protezione della vallata del Temo dalle incursioni dei pirati intorno al XIII secolo, ha avuto per centinaia di anni un ruolo importante. Perché proprio sotto le ali protettive della fortezza, costruita e ampliata sulla cima del colle di Serravalle, i bosani trovarono rifugio abbandonando armi e bagagli la Bosa Vetus, per trasferirsi in quello che col tempo diventerà il quartiere medievale che da “Sa Costa” degraderà fino alla riva destra del Temo.

Oggi un punto di riferimento turistico importante, ma dove ancora è necessario lavorare per rendere sempre più fruibili e sicuri gli spazi utilizzati dai visitatori, per fare del castello una delle principali spendibili cartoline di attrazione, l’indirizzo della giunta Mastino. Che vuole realizzare all’interno del maniero, fra torri e mura, uno spazio da utilizzare per manifestazioni di valenza culturale che possano realmente far rivivere il clima medievale. Approvato quindi dalla giunta a settembre 2018 il progetto esecutivo per i “Lavori di sistemazione e messa in sicurezza del Castello Malaspina” non resta che cercare di reperire i fondi utili a realizzare l’insieme di opere che dovranno dare gambe all’idea.

L’importo complessivo del progetto ammonta a 325mila euro (con oltre 213mila euro per lavori e oltre 111mila da destinare a varie incombenze). Questa la somma che evidentemente l’ente locale non è in grado di stanziare direttamente, da fondi propri. Con lo sguardo quindi rivolto all’opportunità offerta da un bando regionale. Anche se non mancherà una corposa compartecipazione locale, considerato che la delibera di giunta recentemente approvata prevede una compartecipazione di poco inferiore ai 40mila euro. Nei giorni scorsi, in tema di beni di interesse pubblico, Bosa ha avuto dalla Regione un finanziamento di 150mila euro per il restauro che dovrebbe permettere di riaprire la chiesa di Sant'Antonio. Altre opere a breve dovrebbero interessare invece l'isola Rossa, in vista della riapertura della torre aragonese al pubblico.
 

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