La Nuova Sardegna

Oristano

«Paese in lutto, colpito al cuore»

di Maria Antonietta Cossu
«Paese in lutto, colpito al cuore»

Fordongianus sgomenta per l’incidente costato la vita a due motociclisti. Oggi funerali separati

22 settembre 2018
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FORDONGIANUS. È una comunità con il cuore spezzato quella che si prepara a dare l'ultimo saluto ai figli perduti nel tragico incidente di giovedì. L'addio ad Antonio Camedda e a Tommaso Angius sarà pronunciato in momenti distinti, per espressa volontà delle famiglie delle vittime, nelle cerimonie funebri in programma oggi alle 11 e alle 17 nella parrocchia di San Pietro Apostolo. La passione che in vita ha accomunato i due centauri, li ha uniti nella morte. Antonio e Tommaso viaggiavano su due moto quando le loro strade si sono incrociate per l'ultima volta.

I carabinieri non si sbilanciano nella ricostruzione della dinamica: ci sono ancora molti aspetti da chiarire. C’è la testimonianza di un’automobilista diciottenne che viaggiava in direzione di Busachi alla guida della sua utilitaria. Ai parenti ha raccontato di una moto che la seguiva e che ha effettuato una manovra di sorpasso scontrandosi con il centauro che procedeva nell'opposto senso di marcia. Ma sono state sequenze talmente rapide che difficilmente qualcuno avrebbe potuto mettere a fuoco con precisione. Ecco perché nella ricostruzione i carabinieri vogliono approfondire alcuni aspetti. Di certo nella mente della ragazza è rimasta impressa la scena dello scontro frontale. Impossibile rimuoverne il ricordo, malgrado i comprensibili sforzi dei familiari di tutelare la giovane studentessa che si è trovata senza volerlo in quella spirale di morte, e che ha raccontato loro del terribile schianto. Dopo l’incidente la ragazza ha accostato preoccupata per la sorte dei due sconosciuti. Gli automobilisti sopraggiunti negli stessi istanti hanno chiamato i soccorsi, ma i cuori di Tommaso Angius e di Antonio Camedda hanno cessato di battere poco dopo.

Tutta Fordongianus è attonita. Ancora ieri il parroco non si capacitava dell'accaduto. «Non riesco neppure a dire quello che sento», ha ammesso don Salvatore Uras. «È un grosso colpo al cuore. La vita di Tommaso stava sbocciando, Antonio era da poco diventato padre... non riesco a immaginare un dolore più grande per un genitore».

Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. «Siamo sgomenti, perdere due giovani vite ti lascia senza parole. Temo che ogni frase possa apparire scontata», ha detto in tono sommesso Serafino Pischedda. Antonio Camedda ha lasciato la giovane compagna e il figlio di un anno. Un amico lo ricorda mentre gioca con il bambino: «Portava il piccolo al parco delle terme romane. Non posso credere che non ci sia più». Increduli sono anche gli amici e i conoscenti di Tommaso, descritto come un ragazzo solare, volitivo e disponibile. «Nella nostra associazione era molto attivo, sempre pronto a dare una mano e a prodigarsi per la riuscita di qualunque iniziativa», ha raccontato il presidente della Pro loco, Gianni Oppo. «Tommaso e mio figlio erano molto amici, non riusciamo a realizzare che sia morto», ha commentato Luigi Oppo, responsabile del gruppo folk con cui si esibiva Tommaso. Ieri i compagni di classe, gli studenti e gli insegnanti del liceo scientifico di Oristano hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo del ragazzo e hanno parlato a lungo di lui. Questo pomeriggio una delegazione dell'istituto parteciperà ai funerali.

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