La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, il blitz dei vigili spazza via tavoli e gazebo

di Eleonora Caddeo
Oristano, il blitz dei vigili spazza via tavoli e gazebo

Contestati l’occupazione abusiva di suolo pubblico e la musica troppo alta. I titolari: città poco turistica

24 settembre 2018
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ORISTANO. Niente più caffè, aperitivi e cocktail all'ombra dei gazebi. Almeno per il momento. Sono bastate poche ore, dalle sette e trenta di ieri mattina, un blitz della Polizia locale di Oristano, sei operai e quattro mezzi del cantiere comunale, per chiudere le saracinesche del bar Al 17, in piazza Tharros, portare via la strumentazione esterna e porre tutto sotto sequestro.

Un intervento, alle prime luci di domenica mattina, arrivato a seguito di una lunga serie di inottemperanze da parte della gestione del locale. Procedimenti giudiziari, denunce di privati cittadini, interventi delle forze dell'ordine anche oltre le quattro del mattino a causa della musica troppo alta, due ordinanze sindacali, una per occupazione abusiva del suolo pubblico, l'altra per la musica notturna, e perfino una misurazione dell'Arpas sul volume della musica, ben oltre il limite consentito. Uomo avvisato mezzo salvato, avverte il detto, inascoltato a quanto pare in questa vicenda, dove i ripetuti decreti e disposizioni emanati attraverso provvedimenti amministrativi, con il rispetto dei quali si sarebbe potuto bloccare l'avanzamento dei procedimenti in corso, sembrerebbero passati inascoltati. E così, ieri mattina, quando Oristano era ancora dormiente, sotto la torre di piazza Roma si son dati appuntamento gli uomini del Comando della polizia locale e una folta squadra di operai comunali.

Equipaggiati di un furgone con cassone aperto e un camion con rimorchio e braccio elevatore, e altri due motocarri sempre di proprietà comunale. Giusto il tempo di accordarsi sul dove e come muoversi, per poi dirigersi in via Tharros, strada adiacente all'omonima piazza dove è situato il bar Al 17, e dare il via al blitz in pieno centro storico. In pochi minuti, dall'ampio marciapiede dove l'attività commerciale aveva installato gazebi e piazzato sedie, tavoli e divanetti, è stato rimosso tutto. Sedie, tavolini e divanetti, le piante che ornavano i gazebi piazzati, secondo il Comune, abusivamente. Gli operai hanno interrotto la corrente, per disinstallare e portare via gli interruttori e le canaline dove passavano i fili per l'illuminazione delle installazioni di copertura esterne e poter smontare anche i quattro gazebi.

Ieri nella pagina Fb del locale si avvisavano i clienti che il bar è comunque aperto e che però non si potrà stare all’aperto, a meno che non si voglia stare in piedi. Secondo l’autore del post, si sarebbe trattato di una revoca della concessione per il suolo pubblico, “per motivi di disturbo della quiete pubblica, e del rumore nonché della musica... non perchè non é stato pagato!!». Nello stesso post, si fa una considerazione: «Ci scusiamo per il disagio, purtroppo non siamo la città turistica che tutti dicono».
 

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