La Nuova Sardegna

Oristano

Tentato furto, arrestato vicino al campo di canapa

di Simonetta Selloni
Tentato furto, arrestato vicino al campo di canapa

Marrubiu, giovane sorpreso dai proprietari di una piantagione di cannabis legale I titolari avevano subito la sottrazione di 4 piante giorni prima. Lui nega tutto

28 settembre 2018
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ORISTANO. Un arresto per tentato furto, un giovane finito davanti al giudice per la convalida della misura, e un caso di sottrazione di canapa sativa, ossia marjiuana legale perché, a differenza della indiana, non ha – se non in percentuali risibili – il Thc, principio attivo psicotropo e farmacologico.

Cosa lega questi fatti, sarà argomento di interesse della magistratura perché al momento, Alessio Francesco Fanari, 21 anni di Marrubiu, è finito prima in manette, arrestato dai carabinieri, e ieri è comparso davanti al giudice per la convalida dell’arresto (avvenuta). È accusato di tentato furto, e, assistito dall’avvocato Cinzia Demontis, è stato rimesso in libertà ma dovrà ripresentarsi in tribunale l’otto ottobre, per la decisione sulla misura alternativa della “messa alla prova”.

Fanari l’altro ieri è stato sorpreso dai proprietari di un campo di marjiuana legale, che facevano la guardia dopo che, di recente, la piantagione era stata “visitato” dai ladri. Avevano portato via quattro piante, che però hanno un bel valore economico: ognuna circa 800 euro. Queste piante, che ad un occhio inesperto (e a volte anche esperto) non si distinguono da quelle con il principio attivo, sul mercato valgono tantissimo. E infatti la nuova frontiera del mercato è costituita dagli shop della droga “light” e quindi legale, e ormai addirittura dai self 24, dove si trovano questi prodotti. Peraltro, la canapa sativa viene impiegata anche nei tessuti, in edilizia, e in altri settori.

Il campo di canapa “legale” è di proprietà di un imprenditore di Marrubiu, Stefano Scanu, e si trova in località Cuccuru s’Arena. Scanu, con il padre, dopo aver subito il furto, l’altro giorno faceva la guardia. Fanari è stato visto, e bloccato dai proprietari del campo. Della questione è stata informata anche la Polizia locale, che passava lì vicino, e i carabinieri della Compagnia di Oristano, coordinati dal capitano Francesco Giola. Il giovane è stato arrestato perché, questa l’accusa, avrebbe praticato un buco nella recinzione. Conseguente l’accusa di tentato furto. Come già detto, la questione è già approdata all’attenzione del tribunale.

Ma sulla vicenda, Fanari ha una ricostruzione alternativa. Intanto sostiene di non aver nemmeno messo piede dentro la recinzione, di essersi limitato a infilare la testa tra le maglie rotte per curiosità: lui lì si sarebbe trovato per raccogliere lumache. Ancora, il giovane, dopo esser stato bloccato dai proprietari del campo, è stato visitato dalla guardia medica, che gli ha riscontrato ecchimosi giudicate guaribili in tre giorni di cure. E non è chiaro come se le sia procurate.

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