La Nuova Sardegna

Oristano

Trenino verde, senza nuovi fondi si rischia la paralisi

di Ivana Fulghesu
Trenino verde, senza nuovi fondi si rischia la paralisi

LACONI. Si preannuncia un autunno caldo per il Trenino verde della Sardegna. La situazione si presenta, infatti, molto critica ed è probabile che si passi presto ad una mobilitazione generale....

28 settembre 2018
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LACONI. Si preannuncia un autunno caldo per il Trenino verde della Sardegna. La situazione si presenta, infatti, molto critica ed è probabile che si passi presto ad una mobilitazione generale. «Nonostante a parole si dichiari che il trenino verde sia uno dei più grandi attrattori turistici della Sardegna, da valorizzare e promuovere, purtroppo il suo decadimento e l’inadeguatezza dei pochi interventi realizzati sono sotto gli occhi di tutti» ha spiegato Paolo Pisu coordinatore del Comitato. Il riferimento è alle diverse problematiche: parco macchine inadeguato, degrado delle strutture ferroviarie, dei caselli e delle stazioni, ma anche carenza di organico e mancanza di un progetto generale di valorizzazione e promozione. «Il percorso fatto in altre regioni italiane ed europee – si legge nel documento del Comitato – ci rende consapevoli che un investimento adeguato e programmato sul trenino verde possa essere un volano di sviluppo dei territori dell’interno e non solo; per questo continuiamo a perorare la causa». Intanto, in attesa che si convochi l’incontro tra Presidenza, Arst e Comitato per concordare il protocollo d’intesa deciso con Pigliaru nell’ultimo incontro di fine luglio, è stata convocata un’assemblea straordinaria che si terrà sabato pomeriggio a Mandas per esaminare la vertenza sul valorizzazione del Trenino verde attrattore turistico che continua, però, ad essere sottovalutato e lasciato lentamente decadere. «Le promesse non ancora mantenute – ha detto Pisu riferendosi all’incontro di luglio – possono trovare soluzione nell’assestamento di bilancio di ottobre o nella finanziaria del prossimo anno».

Tra i punti all’ordine del giorno della riunione di sabato, la discussione sulla bozza di proposta di “protocollo d’intesa” tra la Regione e il Comitato e la nomina di un gruppo di lavoro che studi la possibilità di costituire una Associazione del Trenino verde della Sardegna.

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