La Nuova Sardegna

Oristano

Migranti, lo sbarco dei sindaci contro la xenofobia

Migranti, lo sbarco dei sindaci contro la xenofobia

Sul gommone approdato a Santa Caterina di Pittinuri i primi cittadini di cinque comuni che partecipano al progetto Net Med

04 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Un gommone sulla spiaggia di Santa Caterina di Pittinuri, costa occidentale della Sardegna: a bordo ci sono i sindaci dei cinque Comuni che partecipano alla rete Net-Med, progetto di promozione della solidarietà europea nelle piccole comunità. Si tratta di Seneghe ( Oristano), Praa (Bosnia e Herzegovina), Manteigas (Portogallo), Olesa de Bonesvalls (Spagna) e San Valentino (Abruzzo).

I primi cittadini hanno simulato uno sbarco di profughi: un flash mob per sensibilizzare sul tema dell'accoglienza, contro la xenofobia e il razzismo. La manifestazione arriva alla fine di una settimana di incontri e convegni sull'analisi delle migrazioni e sul volontariato ai quali hanno partecipato la Prefettura di Oristano, lo Europe Direct Sardegna, numerose associazioni sarde, la Regione e l'europarlamentare del Pd Renato Soru. «Il progetto fa parte del programma di cittadinanza europea - spiega Soru all'Ansa - l'Ue lo finanzia per promuovere questa idea e per condividere i valori di accoglienza e pace oggi rimessi in discussione con l'affermazione dei nuovi nazionalismi».

L'iniziativa, sottolinea, «ha riguardato Seneghe come comune capofila e altri centri quasi nello stesso parallelo». Una linea immaginaria che va dal Portogallo alla Bosnia, con Seneghe al centro. «Piccole comunità, uno spaccato dell'Europa che racconta l'adesione a valori non condivisi da Salvini, Orban e Kurz», chiarisce Soru.

Per il sindaco di Seneghe, Gianni Oggianu, «il flash mob è stata un'occasione di confronto importante con i cinque comuni partner del progetto».

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative