La Nuova Sardegna

Oristano

Accoglienza dei migranti L’Europa che non ha paura

di Piero Marongiu
Accoglienza dei migranti L’Europa che non ha paura

Cuglieri, a Santa Caterina flash mob con i sindaci di Seneghe e tre paesi europei Evento del progetto Net-Med, promosso dall’Ue sui temi dell’integrazione

05 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





CUGLIERI. La simulazione dello sbarco dei profughi nella spiaggia di Santa Caterina di Pittinuri non c’è stato, ma solo perché le condizioni del mare non lo hanno consentito. Tutto il resto, flash mob compreso, si è svolto secondo programma. Il progetto Net-Med, promosso dall’Ue per sensibilizzare i cittadini sull’accoglienza e le motivazioni che spingono migliaia di disperati a lasciare i paesi di origine a bordo di imbarcazioni fatiscenti a rischio della vita, spesso perdendola, per cercare un destino migliore in occidente, ha visto impegnati i rappresentanti dei comuni partner del progetto, provenienti da Praca (Bosnia e Herzegovina), Manteigas (Portogallo), Olesa de Bonesvalls (Spagna) e San Valentino (Abruzzo) con quelli dell’Unione dei Comuni del Montiferru, incontratisi per discutere di promozione e solidarietà nelle piccole comunità. Un progetto che però non ha mancato di suscitare perplessità in qualcuno, convinto, dopo le notizie apparse su Facebook, che dietro si celi la volontà dei sindaci dell’Unione di realizzare uno Sprar (servizio di protezione per i richiedenti asilo) nel proprio territorio. Gianni Oggianu, sindaco di Seneghe, Comune capofila del progetto Net-Med, spiega che in questa fase l’obiettivo era confrontarsi con gli altri partner europei e sensibilizzare i cittadini al problema, anche se in futuro non esclude che il discorso accoglienza possa trovare sbocchi positivi. «Recentemente abbiamo presentato un altro progetto, all’interno del quale ci sono gli attuali Comuni e al quale, probabilmente, si aggiungerà un Comune francese, finalizzato a ottenere un finanziamento di 250mila euro che ci consenta di proseguire nelle attività iniziate – dice Oggianu –. Relativamente alle polemiche apparse nei giorni scorsi sui social, voglio precisare che adesso, pur avendone discusso con gli altri sindaci dell’Unione, in programma non c’è alcuno Sprar. Prima di arrivare a una decisione in tal senso dovremmo confrontarci tutti insieme. Ora è prematuro parlarne, visto che di concreto non c’è assolutamente niente». All’incontro di ieri mattina era presente anche l’eurodeputato Renato Soru, il quale, sull’accoglienza messa in campo dall’Ue, ha detto: «L’Europa, che ha vissuto la tragica esperienza di due grandi guerre nell’arco di un secolo, è nata sui valori della pace, della solidarietà e della crescita comune. Oggi questi valori sono messi in discussione da una nuova vampata di nazionalismo in Italia e non solo. Il grande sogno europeo quindi è messo più che mai a rischio. Pertanto, esperienze come queste servono a ricordare ai cittadini che quei valori sono da praticare ogni giorno. In questo progetto, così come per il processo di integrazione, i piccoli Comuni hanno un ruolo fondamentale. I discorsi che parlano di integrazione e accoglienza vengono scartati a priori da tante persone, più per paura che per razzismo».

E sulla simulazione di Santa Caterina interviene Savatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia. «La rappresentazione è talmente lontana dalla realtà che quella bandiera dell’Ue stona proprio. In Sardegna arrivano solo gommoni e barchini di immigrati algerini, diversamente da quanto accade ad altri che arrivano su grandi imbarcazioni della Marina Militare o della Guardia Costiera. Bisognerebbe chiedere ai sindaci del Comune spagnolo, bosniaco e portoghese quanti migranti hanno ospitato i loro governi e cosa ha fatto l’Europa per aiutare l’Italia».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative