Una pozzanghera figlia di nessuno
Laghetto perenne in via Amsicora, rimpallo di responsabilità tra Area e Abbanoa
07 ottobre 2018
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BOSA. È in quel luogo da mesi, segnalata a tutte le autorità: vigili urbani, comune, Abbanoa, Area e anche alla Assl. Nel frattempo è intervenuta una ordinanza del sindaco che minuziosamente detta le regole da tenere in tema di lotta al proliferare delle zanzare, evitando innanzi tutto il ristagno delle acque, anche in terreni privati. Ma niente, il laghetto è sempre li, tra le palazzine abitate da decine di persone, che segnalano quella che a molti appare una sfida impossibile: riparare la perdita idrica che allaga la piccola piazzetta di fronte al parcheggio, utilizzato anche da chi si reca ai vicini servizi territoriali Assl, delle case di via Amsicora, nel popoloso rione Santa Caterina.
Un laghetto perenne, alimentato forse dall’acqua che proviene da una perdita idrica nel sottosuolo, forse una condotta Abbanoa. Lo zampillo continuo inonda la superficie, l’acqua ristagna e diventa maleodorante, l’erba cresce, le zanzare e gli insetti proliferano, e gli abitanti già da questa estate sono costretti a tenere chiuse le finestre delle abitazioni. «Abbiamo avvisato i vigili e gli amministratori, che abbiamo saputo si sono rivolti ad Abbanoa e ad Area, ma finora non è successo nulla. Nessuno è intervenuto per risolvere il problema», spiega Gianni Tola.
Da agosto la situazione è immutata, con la perenne pozzangherona a creare disagi e alimentare preoccupazione tra i residenti. Più avanti, verso piazza Angioy, altri problemi. Il quartiere attende da tempo il programmato intervento di messa in sicurezza e riqualificazione delle abitazioni. Da diversi anni le case sono impacchettate in un groviglio di recinzioni di protezione e ponteggi, dopo la caduta di calcinacci e in una notte ventosa anche di un poggiolo in ferro. Competente sulle case è Area Oristano, dove è in corso l’iter del progetto che, come per case Area del quartiere di Caria dove sono cominciati i lavori, dovrebbe finalmente porre rimedio ad una lunga serie di problemi. In numerose abitazioni sono presenti infiltrazioni d’acqua piovana e nei mesi freddi si formano chiazze di umido. Con l’autunno e l’avvicinarsi dell’inverno nel quartiere cresce il malcontento e la preoccupazione.
«Come amministratori abbiamo l’unico potere di segnalare queste situazioni all’ente che ha competenza sulle abitazioni, cosa che facciamo costantemente», dicono dal Comune. La speranza, considerato che i fondi per Santa Caterina sono disponibili, è che gli impegni presi dall’ente diventino al più presto realtà.
Alessandro Farina
Un laghetto perenne, alimentato forse dall’acqua che proviene da una perdita idrica nel sottosuolo, forse una condotta Abbanoa. Lo zampillo continuo inonda la superficie, l’acqua ristagna e diventa maleodorante, l’erba cresce, le zanzare e gli insetti proliferano, e gli abitanti già da questa estate sono costretti a tenere chiuse le finestre delle abitazioni. «Abbiamo avvisato i vigili e gli amministratori, che abbiamo saputo si sono rivolti ad Abbanoa e ad Area, ma finora non è successo nulla. Nessuno è intervenuto per risolvere il problema», spiega Gianni Tola.
Da agosto la situazione è immutata, con la perenne pozzangherona a creare disagi e alimentare preoccupazione tra i residenti. Più avanti, verso piazza Angioy, altri problemi. Il quartiere attende da tempo il programmato intervento di messa in sicurezza e riqualificazione delle abitazioni. Da diversi anni le case sono impacchettate in un groviglio di recinzioni di protezione e ponteggi, dopo la caduta di calcinacci e in una notte ventosa anche di un poggiolo in ferro. Competente sulle case è Area Oristano, dove è in corso l’iter del progetto che, come per case Area del quartiere di Caria dove sono cominciati i lavori, dovrebbe finalmente porre rimedio ad una lunga serie di problemi. In numerose abitazioni sono presenti infiltrazioni d’acqua piovana e nei mesi freddi si formano chiazze di umido. Con l’autunno e l’avvicinarsi dell’inverno nel quartiere cresce il malcontento e la preoccupazione.
«Come amministratori abbiamo l’unico potere di segnalare queste situazioni all’ente che ha competenza sulle abitazioni, cosa che facciamo costantemente», dicono dal Comune. La speranza, considerato che i fondi per Santa Caterina sono disponibili, è che gli impegni presi dall’ente diventino al più presto realtà.
Alessandro Farina
