La Nuova Sardegna

NEONELI. Piace ogni anno di più l'impronta culturale data a Licanias, la manifestazione targata Comune che ha tenuto banco nel lungo primo fine settimana di ottobre. I quattro giorni di convegni, dissertazioni letterarie, concerti, presentazioni di libri e premi di poesia sono stati il valore aggiunto della rassegna dedicata alla tradizione enogastronomica di Neoneli. L'affluenza di turisti e visitatori è stata discontinua a causa della pioggia, ma sabato e domenica c'è stata una netta ripresa con i due principali appuntamenti di carattere culinario, Sa fregulada con nove chef in gara, e il pranzo tipico neonelese a base di fregula e carne in umido. Il bilancio complessivo è comunque la riprova che combinare il cibo con altre prelibatezze come l'arte, la prosa, la poesia, la poesia e la musica, paga. Ne sono convinti gli organizzatori dell'evento, che ha dirottato su Neoneli alcune migliaia di visitatori. «L'evento cresce di anno in anno, si sta radicando nel territorio», ha commentato il sindaco Salvatore Cau. Il primo cittadino ha tratto buone impressioni dalla nona edizione della manifestazione, che ha raccolto le adesioni di 40 produttori, hobbisty ed espositori, decine di relatori, musicisti, scrittori e artisti di buona fama, numerose iniziative di pregevole livello e un buon riscontro di pubblico. «Malgrado il maltempo dei primi giorni», ha proseguito il primo cittadino. «Le iniziative di carattere enogastronomico e gli incontri culturali sono stati partecipati. Inoltre hanno lavorato i locali pubblici, nonché le attività ricettive della zona, dove i posti letto erano occupati sia dai nostri ospiti che da turisti». Incoraggiante, per il futuro, la presenza di giovani «Ne stiamo coinvolgendo sempre di più nell'organizzazione, anche grazie alla collaborazione della Consulta giovani», ha concluso Cau. Quella conclusiva è stata una giornata da incorniciare sia sotto il profilo meteorologico, che ha incoraggiato numerose presenze, sia dal punto di vista dell'offerta enogastronomica e culturale.

Maria Antonietta Cossu