La Nuova Sardegna

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«Calamità, la Regione ora ci aiuti»

«Calamità, la Regione ora ci aiuti»

Il Comune chiede un sostegno per le aziende del territorio

17 ottobre 2018
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SAMUGHEO. L'amministrazione comunale ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità per il comparto agropastorale, provato prima dalla siccità, poi dalle gelate primaverili e infine dalle piogge incessanti e di forte intensità o fuori stagione. Tre annate agrarie da dimenticare per allevatori, viticoltori e olivicoltori, per conto dei quali la giunta chiede il ristoro dei danni attraverso la legge regionale 28 del 1985. Il ricorso alle prerogative dello strumento legislativo riguarda i danni a foraggere e colture causati dalle abbondanti precipitazioni degli ultimi dieci mesi. Il bollettino stilato dalla giunta nel documento trasmesso in Regione descrive una situazione estremamente critica. Si ricordano gli effetti devastanti dell'arsura che ha caratterizzato il 2016 e il 2017, quest’ultimo considerato il più caldo degli ultimi 150 anni, con temperature superiori ai 40° per periodi prolungati. «Le alte temperature e la siccità persistente divorano sempre più aree distruggendo la vegetazione e favorendo l’innesco degli incendi, che ogni anno in Sardegna interessano centinaia e migliaia di ettari di boschi, di seminativi e pascoli», rilevano il vicesindaco Maurizio Frongia e gli assessori nella dichiarazione dello stato di calamità. «Nell'aprile del 2017 – ricorda il sindaco – il nostro territorio è stato interessato da gelate che hanno letteralmente distrutto colture cerealicole, foraggere e vigneti compromettendo questi ultimi strutturalmente e azzerando la vendemmia». Il ritorno delle piogge, se da una parte ha permesso di ricostituire le scorte idriche nei bacini, dall'altro non ha portato i benefici attesi dopo due anni di secca. «Quello in corso è stato un anno disastroso per via delle precipitazioni abbondanti cadute quasi ininterrottamente da gennaio tutte le produzioni sono state gravemente danneggiate, dalle colture cerealicole alle foraggere, dalle ortive ai vigneti e ai frutteti». (mac)

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