La Nuova Sardegna

Oristano

Turismo religioso, domanda in aumento

Turismo religioso, domanda in aumento

La zona Gesturi-Laconi vede ormai la presenza di visitatori lungo tutto l’anno e non solo d’estate

20 ottobre 2018
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LACONI. Crescono velocemente i numeri di quel turismo “lento” alla scoperta dei luoghi della fede, dove l'esperienza del viaggio è ricerca interiore. Storia, natura, fede, accoglienza, sono gli ingredienti di una formula nuova e allo stesso tempo consolidata che conquista sempre più visitatori e fa riporre sul turismo religioso forti aspettative per il futuro. Come è stato ribadito nel corso di un recente incontro sul tema, in termini di cifre il turismo religioso ha, infatti, un enorme potenziale per destagionalizzare e diversificare i flussi turistici, in quanto è un settore che interessa oltre 5 milioni di persone in Italia e 300 milioni nel mondo. Il paese di Sant'Ignazio scommette e investe, ormai da anni, sul turismo religioso. «Si sta continuando a lavorare per costituire una rete di rapporti saldi tra i comuni facenti parte dei cammini francescani in Sardegna; nello specifico le guide dell'associazione culturale De Lacon stanno lavorando al momento, autonomamente, alla mappatura dei percorsi del tratto Gesturi-Laconi, per creare in seguito le condizioni di sviluppare un vero cammino religioso che unisca le due figure chiave del Beato Nicola e di Sant’Ignazio», spiega Federico Melis guida turistica della De Lacon. L'offerta turistica è notevole, grazie alla possibilità di scoprire percorsi di suggestiva bellezza naturale, in un territorio speciale anche dal punto di vista spirituale, poiché rappresenta una sorta di triangolo benedetto. Laconi, infatti, ha dato i natali a Sant’Ignazio, Gesturi al beato fra Nicola e Genoni, patria del servo di Dio Raffaele Melis, ha visto anche il passaggio, tra il XIX e il XX secolo, del venerabile Padre Felice Prinetti, fondatore della congregazione delle Figlie di San Giuseppe. «Il turismo legato ai percorsi spirituali, sulla scia del cammino di Santiago e la Via Francigena – commenta Melis – è sempre più apprezzato e si stanno moltiplicando anche in Sardegna percorsi di questo tipo». Per quanto riguarda il paese di Sant’Ignazio, quello di questi ultimi anni è un fenomeno in crescita e rappresenta un trend positivo. Nello specifico i numeri in questi anni sono cambiati sensibilmente e si è passati da un boom di visitatori concentrati nei giorni della festa di agosto dedicata al Santo, per lo più pellegrini e non veri e propri turisti che ben poco indotto lasciavano al luogo che visitavano, ad un numero di presenze in crescita durante l'arco di tutto l'anno che coinvolge una tipologia eterogenea di visitatori: escursionisti, pellegrini, scuole e famiglie, che vogliono scoprire, spesso accompagnati dalle guide locali, i luoghi del Santo cappuccino».

Ivana Fulghesu

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