La Nuova Sardegna

SANTA GIUSTA. I minuti di grande preoccupazione, i compagni di squadra allarmati, dirigenti e allenatore che si precipitano per i primi soccorsi, l’intervento del defibrillatore, la corsa in ambulanza verso l’ospedale San Martino di Oristano e poi il trasferimento al Brotzu di Cagliari. Sono state ore di apprensione, ma è Antonello Figus, sindaco di Santa Giusta, a dare notizie incoraggianti sullo stato di salute di Simone Mocci, il giovane calciatore che, durante l’allenamento con la squadra Under 18 del Santa Giusta, giovedì sera ha accusato un malore crollando a terra. «Ho cercato d’informarmi per sapere come sta il ragazzo - ha detto Figus - e mi hanno detto che si sta riprendendo».

Ma è prevista una serie di accertamenti medici che dovranno far luce sulle ragioni che hanno causato l’incidente sul campo di gioco. Simone Mocci stava svolgendo il primo allenamento con la nuova squadra e l’immediato intervento col defibrillatore sembra sia stato fondamentale, come la prontezza di chi è intervenuto per prestare i primi soccorsi al giovane. Il sindaco Figus ha precisato di aver ottenuto rassicurazioni, sebbene sarà necessario attendere qualche giorno: «Per capire, con esami approfonditi, il motivo del malore, del quale non conosco la causa».

Come detto, quindi, il defibrillatore – obbligatorio in tutti gli impianti sportivi – può salvare una vita, e a Santa Giusta sono tre quelli a disposizione nelle strutture (palestra e campo di calcio) nelle quali vengono praticati diversi sport. Due acquistati dal comune tre anni fa e uno donato da una cittadina e a disposizione al PalaFra.