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Marcia della pace contro le bombe

Marcia della pace contro le bombe

Slogan e striscioni per la riconversione della Rwm di Domusnovas

24 ottobre 2018
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LACONI. La 17° edizione della marcia “Gesturi – Laconi”, organizzata dalla Tavola sarda della pace, ha rappresentato l’occasione per manifestare contro la presenza delle basi militari in Sardegna, ma anche per parlare di accoglienza, di diritti e condannare i sempre più crescenti episodi di xenofobia, razzismo e violenza. La Sardegna, dunque, una terra di pace. Questo non è solo un desiderio, ma un vero e proprio obiettivo per le organizzazioni che aderiscono alla Tavola sarda della pace. «Vogliamo un modello di sviluppo che parta da noi, dalle nostre risorse, un modello di sviluppo che sia rispettoso dei diritti dell’uomo e dell’ambiente«, ha detto in apertura il sindaco di Laconi Paola Zaccheddu”. “Riconversione Rwm” è lo slogan di diversi striscioni. Il riferimento è alla richiesta di chiusura della fabbrica di bombe di Domusnovas. «Chiediamo l’applicazione della legge 185/90, (quella che proibisce la vendita di armi a paesi in stato di conflitto) il rispetto delle convenzioni umanitarie e chiediamo che siano salvati i posti di lavoro», dice Franco Uda portavoce della Tavola Sarda. Assente quest’anno alla manifestazione, Sardegna Pulita ha scelto, in segno di protesta, di non partecipare alla Marcia. I motivi sono stati resi noti dal Coordinatore regionale dell’associazione Angelo Cremone: «La Cgil regionale, tra gli organizzatori con la Tavola Sarda della Pace, non ha ancora dichiarato pubblicamente attraverso suo comunicato, la contrarietà al raddoppio della fabbrica bombe RWM Domusnovas». (Iv.Ful.)

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