La Nuova Sardegna

Oristano

Il Sinis delle meraviglie promosso dai turisti

di Piero Marongiu
Il Sinis delle meraviglie promosso dai turisti

Le recensioni dei visitatori giudicano positivamente i servizi e il personale Il calo di presenze dovuto principalmente alla chiusura del sito di Mont’e Prama

25 ottobre 2018
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CABRAS. Le bellezze del Sinis richiamano annualmente migliaia di visitatori. Ma insieme al mare e alle spiagge del litorale cabrarese a costituire elemento di richiamo sono anche la storia, la cultura, le tradizioni locali, veri e propri tesori che fanno della cittadina lagunare una meta ricercata e ambita per i turisti che arrivano in ogni periodo dell’anno. A beneficiare del flusso turistico è l’intero territorio, sul quale ricadono i benefici economici derivanti da una buona promozione della sua immagine. Gran parte di chi arriva nell’oristanese, e nel Sinis in particolare, non si accontenta quindi di godere soltanto delle innumerevoli bellezze naturalistiche costituite dalle splendide spiagge e dal mare incontaminato, ma vuole anche conoscere la storia legata agli importanti siti archeologici presenti nel territorio, come la statuaria rinvenuta nella collina di Mont’e Prama, l’Ipogeo di San Salvatore, la chiesa Paleocristiana di San Giovanni, i resti della città fenicio-punica e successivamente romana di Tharros. E per farlo non trascura di andare a vedere le aree archeologiche e il museo. Nell’anno in corso i visitatori della sola area di Tharros e del Museo civico sono stati oltre 125 mila, 70 mila solo per Tharros. Ma il dato è riferito fino al mese di settembre. Quello definitivo sarà reso noto all’inizio del prossimo anno. Un numero di presenze di poco inferiore a quelle fatte registrate nello stesso periodo del 2017, calo giustificato dal fatto che quest’anno non è stato aperto ai visitatori il sito di Mont ’e Prama. Un flusso di visitatori costante, con i picchi maggiori a cavallo dei ponti festivi, a cavallo di ferragosto e tra i mesi di aprile e maggio quando a far aumentare le presenze sono le visite delle scuole. I costi per l’ingresso al museo e all’area di Tharros (che comprende anche la torre di avvistamento spagnola) sono in linea, se non più bassi, rispetto a quelli degli altri siti regionali e nazionali e differenziati a seconda della fascia di età. A Cabras si può anche acquistare un biglietto cumulativo che comprende l’ingresso al museo, all’area archeologica di Tharros e alla torre spagnola a un prezzo alla portata di tutti. Le recensioni dei visitatori lasciate nei siti internet specializzati, sono in larga parte positivi. Oltre il novanta per cento dei giudizi espressi considerano eccellente e molto buona l’organizzazione del servizio guidato sia per Tharros che per il museo, con parole di elogio per il personale deputato a raccontare la storia del sito e/o dei reperti esposti. Qualche critica viene fatta alla cartellonistica, da qualcuno ritenuta carente o da migliorare. Per il resto tutti concordi nel consigliare, a chi sceglie di fare una vacanza in Sardegna, una visita nel Sinis, al museo civico cabrarese e ai numerosi siti archeologici presenti nel territorio, considerati, insieme a spiagge e mare, mete imprescindibili.



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