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Convegno diocesano sulle emergenze del territorio
di Mario Girau
ALES. Troppo silenzio intorno alle emergenze del Terralbese e della Marmilla. La disoccupazione innanzitutto e poi spopolamento, invecchiamento, fuga dei giovani e mancata valorizzazione dell’enorme...
26 ottobre 2018
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ALES. Troppo silenzio intorno alle emergenze del Terralbese e della Marmilla. La disoccupazione innanzitutto e poi spopolamento, invecchiamento, fuga dei giovani e mancata valorizzazione dell’enorme patrimonio storico-ambientale che caratterizza il territorio. La Chiesa a suonare la sveglia con un convegno in programma alle 16,30 nel centro comunitario per la famiglia in via IV novembre - sul tema “Uniti per ricominciare: dal confronto alle proposte”.
La Caritas diocesana e la Pastorale sociale del lavoro della diocesi di Ales-Terralba chiamano a raccolta le forze politiche, economiche, sociali e le istituzioni in una “santa alleanza” per far ripartire il territorio da anni nelle ultime posizioni della classifica nazionale reddituale delle province.
«Il Medio Campidano, la Marmilla, il Terralbese – spiega il direttore della Caritas diocesana don Angelo Pittau – di anno in anno stanno diventando sempre più marginali, poveri di risorse e di lavoro, ignorati dalla politica regionale, messi all’angolo, ultimi. Le forze politiche e sociali, anche le amministrazioni comunali, con dolore e amarezza si vedono costrette ad accompagnare le loro comunità al declino, a scomparire». Nonostante le Unioni dei Comuni mettano insieme forze, risorse e servizi, il quadro dei disagi sociali per gli abitanti di queste zone è sempre più drammatico: quello dell’assistenza sociale e sanitaria, con le difficoltà che procura alle persone e alle famiglie, incide notevolmente sulla qualità della vita. La condizione delle strade è di grande precarietà e insicurezza per chi viaggia e condiziona notevolmente i collegamenti tra i piccoli centri. «I nostri paesi sono ricchi di storia, di cultura, di qualità di vita, di risorse nascoste. Bisogna reagire a questa situazione», aggiunge don Pittau. La Caritas e la diocesi chiedono non pianti e lamentele, ma proposte concrete, misurabili, attuabili, progetti pronti al decollo. «Soprattutto unire le forze perché almeno i progetti condivisi possano essere realizzati nel più breve tempo possibile», precisa Pittau.
All’incontro interverranno le autorità locali, il vescovo Roberto Carboni, sindacalisti e i rappresentanti dei settori produttivi .
La Caritas diocesana e la Pastorale sociale del lavoro della diocesi di Ales-Terralba chiamano a raccolta le forze politiche, economiche, sociali e le istituzioni in una “santa alleanza” per far ripartire il territorio da anni nelle ultime posizioni della classifica nazionale reddituale delle province.
«Il Medio Campidano, la Marmilla, il Terralbese – spiega il direttore della Caritas diocesana don Angelo Pittau – di anno in anno stanno diventando sempre più marginali, poveri di risorse e di lavoro, ignorati dalla politica regionale, messi all’angolo, ultimi. Le forze politiche e sociali, anche le amministrazioni comunali, con dolore e amarezza si vedono costrette ad accompagnare le loro comunità al declino, a scomparire». Nonostante le Unioni dei Comuni mettano insieme forze, risorse e servizi, il quadro dei disagi sociali per gli abitanti di queste zone è sempre più drammatico: quello dell’assistenza sociale e sanitaria, con le difficoltà che procura alle persone e alle famiglie, incide notevolmente sulla qualità della vita. La condizione delle strade è di grande precarietà e insicurezza per chi viaggia e condiziona notevolmente i collegamenti tra i piccoli centri. «I nostri paesi sono ricchi di storia, di cultura, di qualità di vita, di risorse nascoste. Bisogna reagire a questa situazione», aggiunge don Pittau. La Caritas e la diocesi chiedono non pianti e lamentele, ma proposte concrete, misurabili, attuabili, progetti pronti al decollo. «Soprattutto unire le forze perché almeno i progetti condivisi possano essere realizzati nel più breve tempo possibile», precisa Pittau.
All’incontro interverranno le autorità locali, il vescovo Roberto Carboni, sindacalisti e i rappresentanti dei settori produttivi .