La Nuova Sardegna

Oristano

Spese, lite Ministero-Comune

di Enrico Carta
Spese, lite Ministero-Comune

I rilievi dell’ispettore indicavano costi troppo alti per assunzioni e straordinari. I dirigenti replicano

02 novembre 2018
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ORISTANO. Tirata d’orecchi dal Ministero al Comune che però non ci sta a fare la parte dell’alunno dal basso profitto e replica. Il botta e risposta nasce in seguito all’ispezione del ministero dell’Economia il cui funzionario era piombato in piazza Eleonora il 7 luglio del 2017 per lasciare Oristano il 28 luglio dello stesso anno. Il carteggio, non esattamente denso di pathos come quello tra il giovane Werther e la sua amata Carlotta, è stato pubblicato sul sito dell’amministrazione che riporta tutti i passi compiuti partendo dai rilievi che il ministero le ha mosso contro.

Si riassumono in quattro punti, esito di una relazione che di pagine ne conta trentotto, che i dirigenti comunali chiamati in causa smontano. Il ministero, che compie le ispezioni per smascherare le amministrazioni non virtuose e poco attente a rispettare i vincoli di spesa, aveva puntato il dito contro quattro aspetti, tre dei quali apparivano quasi dei peccati veniali rispetto al quarto su cui il funzionario ha posto l’accento in maniera decisa. Si partiva così dal «mancato rispetto del vincolo di contenimento della spesa per gli anni dal 2013 al 2016», durante l’amministrazione Tendas, per quel che riguarda le assunzioni a tempo determinato e i contratti Co.Co.Co. per passare poi «all’irregolare attribuzione dell’indennità di maneggio valori a personale adibito solo saltuariamente» a queste attività. E ancora la relazione contiene una censura «sull’attribuzione di compensi per specifiche responsabilità in modo generalizzato e non selettivo e, in alcuni casi anche in assenza dei requisiti» per chiudere con l’ammonimento più serio che è quasi un cartellino rosso collegato «all’irregolare applicazione dell’orario ridotto a 35 ore settimanali, in assenza della comprovata e proporzionale riduzione dei compensi per lavoro straordinario».

Usando il traduttore burocratese-italiano e italiano-burocratese, il funzionario sta semplicemente dicendo che il Comune avrebbe esagerato con le assunzioni a tempo determinato e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa; con l’aver premiato chi non ne aveva diritto e nell’aver inspiegabilmente ridotto l’orario di lavoro agli agenti della polizia locale, consentendo però loro di ricorrere in maniera indiscriminata alle ore di straordinario. Sono tutti aspetti che avrebbero generato un danno erariale tanto che nella relazione si affacciano anche le parole Corte dei Conti, spauracchio per tutte gli amministratori e i funzionari che mai si vorrebbero alle prese con l’obbligo di dover risarcire le casse pubbliche perché sono stati erroneamente spendaccioni.

La risposta però arriva ed è netta. La dirigente del settore Programmazione, Maria Rimedia Chergia, replica sulla questione delle assunzioni a termine e della spesa ritenuta eccessiva per i dipendenti: il conteggio era frutto di un errore perché per due volte, anziché una, erano stati sommati agli altri i compensi di due dipendenti comunali. Tolti quelli si ritorna nei limiti consentiti dalla legge. Sulla questione «dell’indennità di maneggio» a chi solo saltuariamente gestisce soldi, il ministero viene corretto spiegando che quelle indennità sono finite a chi lavorava negli uffici Anagrafe e Stato civile, nell’ufficio Appalti e contratti e ai Servizi sociali in cui si occupava di tutele legali. Tutti questi dipendenti effettivamente «maneggiano» denari costantemente.

Infine la questione più spinosa dell’orario e degli straordinari degli agenti di polizia locale. In questo caso è il dirigente Rinaldo Dettori a ribattere e spiegare l’arcano, in fondo non troppo difficile da chiarire. Per prima cosa il monte ore degli straordinari è diminuito dalle 1.334 ore del 2008 alle 711 del 2016. In media gli agenti fanno appena un’ora e mezza di straordinario al mese e ciò costa alle casse comunali molto meno di quanto costerebbe il pagamento di 36 ore di lavoro settimanali per l’intero corpo di polizia locale. Ultimo, ma non meno importante, è il dato che riguarda il periodo in cui sono stati fatti gli straordinari: i mesi di febbraio o in alternativa quello di marzo e il mese di luglio. Non serve Sherlock Holmes per risolvere il mistero perché la risposta è davvero elementare: sono i periodi della Sartiglia e quelli in cui si svolgeva Mondo Ichnusa.

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