La Nuova Sardegna

Oristano

Terre di Planargia, la rete si estende

Terre di Planargia, la rete si estende

Sono già diciassette le imprese associate al distretto agricolo e del cibo

04 novembre 2018
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BOSA. Muove i primi formali passi, dopo mesi di preparazione la rete di imprese Terre di Planargia, che conta per il momento 17 realtà imprenditoriali legate alle produzioni del territorio. L’obiettivo a medio termine è quello di coinvolgere anche il settore della gastronomia, per dare impulso alla produzione e vendita delle prelibatezze locali. Obiettivo ambizioso, che dopo il rodaggio iniziale i soci della rete d’impresa sono certi di poter raggiungere. «Finalmente si tenta di avviare anche in questo territorio un processo virtuoso di aggregazione tra operatori agricoli e della trasformazione dei prodotti agro alimentari» spiega il presidente Franco Madeddu, patron di una delle più giovani ma rampanti cantine della zona. “Già a luglio sono state formalizzate le prime adesioni al distretto agricolo e del cibo Terre di Planargia–Rete di imprese. Diciassette le realtà che oggi fanno parte dell’assemblea: le cantine Fratelli Porcu di Modolo, Columbu di Bosa, Angioi di Magomadas oltre alla Madeddu. Le altre imprese fanno capo alla pesca, ai prodotti agricoli, tra cui ortofrutta e olivicoltura, alle aziende zootecniche, con il valore aggiunto di una impresa che opera nel settore florovivaistico e una per la pesca. «L’obiettivo principale è recuperare e rilanciare le attività agricole, che potranno promuovere i propri prodotti certificati attraverso il marchio della rete di imprese». Il marchio che potrà essere esteso anche ai ristoranti che in futuro utilizzeranno i prodotti dei soci di Terre di Planargia per realizzare i propri piatti. «Il nostro ambiente, il clima mite del territorio, le nostre aziende possono giocare un ruolo nella diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica, di questo siamo certi», spiega Franco Madeddu, guardando a quello che sempre più viene considerato uno dei pilastri economici della fascia centro occidentale della Sardegna. «Attraverso il marchio Terre di Planargia puntiamo a certificare l’unicità del nostro territorio, ma questo sforzo deve essere condiviso anche dalle amministrazioni comunali, che attraverso le leggi già in vigore negli ambiti di agricoltura e pesca, ad esempio, possono già intervenire concretamente nel rilancio di diversi settori». I primi approcci con i comuni della zona, a partire da Bosa, ci sono già stati. Proprio Terre di Planargia infatti curerà le degustazioni all’arrivo dei partecipanti per la seconda Camminata tra gli ulivi organizzata dall’associazione nazionale Città dell’Olio con il patrocinio della città del Temo, rinviata nei giorni scorsi per il maltempo.(al.fa.)

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