ORISTANO. Arrivano dalla Regione 814mila euro per gli interventi di scavo, restauro e valorizzazione di nove siti archeologici della provincia. Si inizia insomma a tracciare i primi collegamenti di una rete che potrebbe diventare uno dei principali strumenti di destagionalizzazione e allargamento alle zone interne del turismo. Alla base di tutto i principi della cosiddetta archeologia pubblica: l’idea della Regione è infatti quella di rendere fruibile per sardi e turisti ogni passaggio del percorso di valorizzazione dei siti, dallo scavo fino alla musealizzazione dei reperti. Gli interventi riguarderanno siti dell'epoca prenuragica, nuragica o giudicale. L’intervento di maggiore entità, con 120mila euro, è quello dell’area archeologica di Pidighi nel territorio di Solarussa, che comprende un nuraghe e un villaggio coevo. A seguire ci sono cinque interventi finanziati con 100mila euro: il nuraghe Cobulas a Milis; nel territorio di Aidomaggiore c’è l’area del nuraghe Sa Jua e a pochi chilometri di distanza c’è il complesso nuragico di Iloi e Talasai nel comune di Sedilo. Spostandosi nel Mandrolisai si registra l’intervento nell'area archeologica di Sa Mura, a Samugheo. C’è poi il nuraghe Cuccurada di Mogoro, mentre nel territorio di Assolo è previsto un intervento da 50mila euro nell’area archeologica di Santa Lucia. Altri 64mila euro arriveranno invece a Scano Montiferro per il nuraghe Nuracale.
Capitolo a parte per il sito di Mont ’e Prama nel Comune di Cabras, che rientra fra gli interventi definiti di rilevanza strategica dalla Regione e per il quale deve essere ancora definita la somma del finanziamento. Nel progetto, secondo l’assessore alla Cultura, Giuseppe Dessena, è prevista anche la connessione con vari percorsi, come le piste ciclabili che attraverseranno l’isola da parte a parte secondo il piano regionale sulla mobilità ciclistica.
Davide Pinna
Siti archeologici da valorizzare arrivano fondi per 814mila euro
ORISTANO. Arrivano dalla Regione 814mila euro per gli interventi di scavo, restauro e valorizzazione di nove siti archeologici della provincia. Si inizia insomma a tracciare i primi collegamenti di...