La Nuova Sardegna

Oristano

Diabete, nuova assistenza per Samugheo e Busachi

di Maria Antonietta Cossu
Diabete, nuova assistenza per Samugheo e Busachi

La Assl avvia un percorso personalizzato per la gestione autonoma dei controlli Sono oltre tremila l’anno le visite inappropriate in carico al servizio sanitario

06 novembre 2018
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SAMUGHEO. Parte dalle strutture sanitarie di Samugheo e Busachi la sperimentazione dell'assistenza personalizzata ai malati diabetici avviata dall’Assl di Oristano.

Le prestazioni saranno erogate a cadenza quindicinale. Nella Casa della Salute di Samugheo il servizio funzionerà il giovedì dalle 15 alle 17 e nel poliambulatorio di Busachi il mercoledì dalle 8,30 alle 10,30. Negli ambulatori infermieristici diabetologici per intensità di cure (Aidic) saranno fornite consulenze ai pazienti presi in carico su indicazione degli specialisti, sarà effettuata la misurazione della glicemia e seguito un percorso per la gestione autonoma della patologia cronica, l'autocura e il controllo della malattia attraverso esami periodici. «L’obiettivo di questo nuovo modello è di fornire alle persone con diabete un’assistenza “su misura” e un percorso terapeutico tarato sulle effettive esigenze di ciascuno», spiega il direttore del Servizio di diabetologia e malattie metaboliche della Assl Oristano, Gianfranco Madau.

L'idea è funzionale al raggiungimento di una maggiore resa del servizio di cura e assistenza. «Lo spacchettamento delle cure in tre livelli differenti – specifica Madau – permette di liberare risorse, in termini di tempo e di professionalità, a favore dei pazienti con maggiori criticità, per risparmiare, al contrario, visite eccessive alle persone già stabilizzate, che non hanno bisogno di frequenti controlli».

Secondo i dati in possesso della Assl di Oristano, le visite inappropriate sarebbero circa tremila all’anno. Oltre che un disservizio e un disagio per chi necessita realmente di assistenza, queste visite sono anche un costo elevato per il servizio sanitario sardo; per questa ragione l'azienda sanitaria considera la possibilità di affiancare l’ambulatorio diabetologico alla tradizionale visita specialistica la soluzione migliore per monitorare in maniera più appropriata il paziente.

«Si tratta di un nuovo percorso di presa in carico della persona diabetica che considera l'intensità clinica e la complessità assistenziale ed è finalizzato a garantire equità di accesso alle cure», afferma la dirigente dell’area territoriale del Servizio delle Professioni sanitarie, Barbara Collu. Nella pratica, i pazienti saranno seguiti sia dal diabetologo che dagli infermieri specializzati dell'Aidic con una frequenza che varia a seconda del livello d'intensità di cure di cui necessita, e dunque in base al tipo di diabete, al livello metabolico e alla presenza di eventuali scompensi.

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