La Nuova Sardegna

GHILARZA. L'avvio del processo di industrializzazione nella Sardegna arcaica raccontato alle generazioni del nuovo millennio. A cento anni dalle prime fasi della costruzione della diga di Santa Chiara, la storia dell'imponente opera idraulica e del suo impatto sul territorio e sull'economia agricola del Sud Sardegna sarà ripercorsa alla presenza degli studenti dell'istituto superiore Mariano IV. L'iniziativa è promossa dall’associazione Paesaggio Gramsci nell'ambito del progetto culturale di recupero della memoria basato sulla ricerca storica tra gli archivi pubblici e privati e sull'opera divulgativa che ha preso le mosse in estate da Ula Tirso. Sabato l'argomento sarà trattato nell' auditorium del liceo scientifico dove, a partire dalle 11, interverranno l'amministratore unico dell'Enas Giovanni Sistu, Claudio De Vincenti, docente dell'università La Sapienza e già ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, e Amedeo Lepore, docente universitario e membro del comitato di presidenza della Svimez. Seguirà la proiezione del documentario Adiosu, diga addio realizzato da Franco Taviani poco prima che lo sbarramento di Santa Chiara fosse soppiantato dalla diga Eleonora d'Arborea e fosse sommerso dalle acque del nuovo invaso. Lo stesso giorno è previsto un appuntamento a Fordongianus, dove si terrà un convegno dedicato al tema del meridionalismo nel secolo scorso e del Mezzogiorno oggi. L'iniziativa sarà ospitata nella sala congressi Grand Hotel Terme con inizio alle 17. Parteciperanno Claudio De Vincenti, Amedeo Lepore e Antonio Sassu, professore di Politica economica all'università di Cagliari. Il dibattito, moderato da Umberto Cocco, sarà preceduto dall'introduzione di Giorgio Macciotta, presidente della Fondazione Casa Museo Gramsci, e del sindaco Serafino Pischedda.(mac)