La Nuova Sardegna

Oristano

Siamanna, due scheletri e un grosso mistero

Eleonora Caddeo
Siamanna, due scheletri e un grosso mistero

Ulteriori verifiche nell’area dove sono stati trovati i resti di un uomo e una donna

07 novembre 2018
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SIAMANNA. Continuano le verifiche a Su Idili. Il terreno, dal quale sabato pomeriggio sono emersi gli scheletri di un uomo e una donna, presumibilmente di giovane età, è stato nuovamente movimento lunedì sera, almeno in altri due o tre punti. L'obiettivo è stato quello di verificare se, in un raggio più ampio su quella parte di collina, alle pendici del monte Grighine, la terra possa custodire qualcos'altro. Magari altri resti ossei o dettagli di una vita passata che possano offrire un barlume di luce in un orizzonte nebuloso e fitto di interrogativi a cui dovrà rispondere l'indagine coordinata dal sostituto procuratore Marco De Crescenzo.

Al momento non sembrano arrivare ulteriori risposte, né dalle ricerche sul terreno né dall'indagine dei militari, ancora in una fase istruttoria. Lunedì intorno alle tredici, gli uomini del Comando provinciale dei carabinieri coordinati nelle ricerche dal capitano Francesco Giola, sono arrivati nelle campagne appena fuori Siamanna, insieme al medico legale Francesco Demontis, per l'espletamento delle procedure di catalogazione e trasferimento in laboratorio della ossa.

Ma il sopralluogo non si è limitato all'acquisizione dei due scheletri, perfettamente mantenuti, da consegnare per gli esami scientifici. I militari hanno chiesto al proprietario del terreno, Epifanio Loi, di mettere nuovamente in moto l'escavatore per ispezionare un fazzoletto di terra più ampio. E così, la stessa benna che sabato scorso, durante una semplice sistemazione del terreno in località Su Idili, ha portato alla luce due tombe improvvisate, da cui sono affiorati i resti di una donna e un uomo, si è rimessa in moto.

Prima è stato fatto uno scavo, poi un'altra movimentazione poco distante, a sondare altre zone di quel medesimo terreno, recintato nel punto più alto da un muretto a secco, e che costeggia longitudinalmente una strada di campagna, collegamento tra il paese di Siamanna e il Grighine.

Le ricerche però non avrebbero dato alcun frutto. Nessun dettaglio aggiuntivo. Le uniche certezze al momento a disposizione degli inquirenti sono i due scheletri, un uomo e una donna, riconducibili a due persone giovani. Secondo le indiscrezioni trapelate dalla prima verifica sul posto, i due scheletri potrebbero essere stati tumulati nello stesso momento, tra i trenta e i quarantanni fa, entrambi nudi. Ma per ricostruire il puzzle della vicenda i tasselli mancanti sono ancora troppi. Chi sono queste persone? Perché sono state seppellite in quel terreno? Come mai non ci sarebbero segni della presenza di vestiti? Sono tante le domande e pochissime le risposte. Andando per ipotesi si potrebbe tornare indietro di svariati decenni, sino alla seconda guerra mondiale, e datare questi resti come cadaveri di guerra. Oppure, si potrebbe riaprire la pagina buia e dolorosa dei sequestri di persona e delle scomparse ancora oggi irrisolte. Lo scenario è amplissimo. Andando per esclusione si avrebbe la prima certezza. Sin dalle prime ore, un archeologo, presente durante il primo sopralluogo, ha escluso la rilevanza storica del ritrovamento.

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