La Nuova Sardegna

Oristano

I paesi del lago protestano a Cagliari

I paesi del lago protestano a Cagliari

Guilcer e Barigadu chiedono fondi strutturali e inserimento nell’area di crisi

13 novembre 2018
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BUSACHI. Missione dei sindaci dell'Alto Oristanese a Cagliari, oggi pomeriggio, per rivendicare l'accesso a fondi strutturali di sostegno allo sviluppo economico dei paesi vicini al lago Omodeo e l'inserimento del territorio nelle aree di crisi della Sardegna.

Alle 17,30 una delegazione dei rappresentanti istituzionali del Guilcer e del Barigadu sarà ricevuta dalla quarta Commissione regionale Ambiente, governo del territorio, infrastrutture e mobilità che per voce del presidente Antonio Solinas si era già detta disponibile a un ragionamento condiviso con gli amministratori comunali delle due sub regioni e del consorzio Bim Taloro in merito a un loro coinvolgimento nella programmazione delle risorse che da gennaio 2019 deriveranno dalla gestione diretta delle dighe da parte della Regione.

«Chiediamo di entrare nel comitato di gestione della risorsa acqua, il risanamento del lago e la valorizzazione degli accessi all'Omodeo - ha ribadito il presidente dell'Unione del Barigadu, Giovanni Orrù -. Inoltre vogliamo ragionare sulla viabilità che dalla periferia porta al centro, e cioè sulla riqualificazione dei collegamenti con il nostro territorio e del tratto della statale 388 che porta a Oristano».

Dello stesso tenore le rivendicazioni degli altri amministratori: «Meritiamo parità di trattamento rispetto alle realtà del Campidano, e cioè interventi economici e infrastrutture», ha detto Pietro Arca, sindaco di Sorradile, ricordando che i Comuni a monte dell’invaso «non hanno avuto mai nulla, né finanziamenti per realizzare dei laghetti collinari né benefici dalle politiche energetiche, tutte cose che sono venute a mancare per il disinteresse e la trascuratezza degli enti sovracomunali. Ora vogliamo discutere con la Regione della programmazione delle risorse che deriveranno da una gestione diretta delle dighe, ma anche dell'Ici e dell'Imu che non ci sono mai state versate dall'Enel».

Maria Antonietta Cossu

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