La Nuova Sardegna

Oristano

Milis, la provinciale 17 fa paura solo a vederla

di Piero Marongiu
Milis, la provinciale 17 fa paura solo a vederla

Sconnessa, ricca di buche e pericolosissima. Ma la Provincia non interviene Quindici chilometri impraticabili, ricchi solo di cartelli con i limiti di velocità

13 novembre 2018
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MILIS. Di strada gli è rimasto solo il nome, e un numero che serve per identificarla: provinciale 17. Nella realtà però è un sentiero sconnesso, pericoloso e pieno di buche, che rendono particolarmente difficile la percorrenza anche ai trattori. La bretella, lunga circa 15 chilometri, fino a pochi decenni fa collegava Milis con Paulilatino e quindi con la dorsale sarda, viene utilizzata soltanto dai proprietari delle aziende agricole che vi si affacciano. Quindici chilometri quasi impraticabili per i veicoli che rischiano rotture di parti meccaniche ogni metro, divenuti pericolosissimi per l’incolumità delle persone alla guida dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi. La Provincia di Oristano, che su quella strada ha competenza, visto l’aggravarsi delle condizioni di percorribilità da oggi ne ha disposto la chiusura al traffico, escludendo dalla prescrizione i soli mezzi di proprietà degli agricoltori e degli allevatori che devono transitarvi necessariamente per recarsi alle loro aziende e terreni, senza però superare i 20 chilometri orari. Già da tempo la Provincia ha chiesto la declassificazione di quella strada alla Regione e quindi di passarla nella competenza dei Comuni di Milis e Paulilatino, ma l’operazione finora non è andata in porto. Ripararla e metterla in sicurezza ha dei costi alti, si parla di oltre mezzo milione di euro, soldi che l’Ente di via Carboni difficilmente potrà sborsare per una strada larga circa cinque metri, che non può neppure essere divisa in due corsie (la cui larghezza per corsia deve essere minimo di 2 metri e 60 centimetri). L’idea di accollarsi un’opera vetusta, per di più in condizioni disastrose, non piace ai due Comuni, che dovrebbero dividersi a metà i costi necessari per la sua manutenzione. Alla Provincia non è rimasto altro da fare che installare cartelli che ne segnalano la pericolosità e vietarne il transito ai veicoli non autorizzati. Il tratto più compromesso risulta essere quello iniziale, da dove, a partire da questa mattina entra in vigore la prescrizione che prevede i limiti di percorribilità e la velocità massima da tenere, ma anche il resto dell’arteria appare in condizioni estremamente precarie, in alcuni punti con buche profonde oltre venti centimetri. Altro problema non di poco conto che ha indotto la Provincia a limitare il transito su quella strada ai soli veicoli autorizzati è dato dalle responsabilità cui l’Ente andrebbe incontro in caso di incidenti. Non è raro infatti che turisti, o utenti che non conoscono la zona, la imbocchino convinti che riporti alla 131, e se qualcuno fosse incorso in un incidente a pagare i danni a cose o persone avrebbe dovuto provvedere la Provincia.

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