La Nuova Sardegna

Oristano

In malattia? Liquidato con 70 euro

Eleonora Caddeo
In malattia? Liquidato con 70 euro

Da agosto un sessantenne ha ricevuto un assegno più che magro da Inps, che nega errori o ritardi

17 novembre 2018
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ORISTANO. Settanta euro con cui far quadrare i conti della spesa familiare per quattro mesi. È la situazione in cui si trova un sessantenne dell'oristanese, di cui non scriviamo il nome per evidenti motivi di riservatezza, dipendente di un’azienda del settore marittimo da oltre trent'anni. Da sette mesi, per una serie di problemi medici motivati dai sanitari proprio dallo stress psicologico e fisico del lavoro, è in malattia per ritrovare forma e tranquillità. Una condizione, quest'ultima, che, al momento, parrebbe difficilmente raggiungibile. Dal mese di agosto infatti ha percepito dall'Inps, come liquidazione della malattia, settanta euro. Briciole con cui vivere per centoventi giorni. Mentre nei tre mesi precedenti di malattia, l'ammontare liquidato, per maggio, giugno e luglio, è stato inferiore alla spettanza. Una situazione che il sessantenne racconta con l'amaro in bocca, il gusto di chi, da trent'anni regolare contribuente, si sente abbandonato alla prima necessità personale.

«Sono in malattia da maggio – spiega – a luglio sono tornato a visita davanti ad una commissione medica che mi ha dato altri sei mesi, per stress mentale e fisico». Una situazione clinica confermata da professionisti dell'Inps quattro mesi fa. «Per i primi tre mesi qualcosa dello stipendio mi è stato versato – sottolinea – una cifra inferiore a quanto dovuto, ma pur sempre qualcosa». Della serie meglio poco che niente. E da quel poco, si è passati, nel mese di agosto, alle briciole. «Ho visto l'accredito dell'Inps di settanta euro e ho pensato ci fosse un errore», racconta incredulo. Da quel momento, secondo quanto riferisce il marittimo, sono iniziate una serie di telefonate agli uffici regionali dell'Inps, alle quali nessuno ha mai dato udienza e alcune richieste inviate per posta elettronica all'ente di previdenza e per le quali non è mai pervenuta alcuna risposta. Intanto i mesi trascorrevano e lo stipendio non arrivava. «Qualche giorno fa sono andato a Cagliari, per prendermi di persona le risposte che per telefono e email non ero riuscito ad avere e capire il perché di tutto questo ritardo nei pagamenti».

Dagli sportelli di viale Margherita è arrivata una doccia fredda. «Mi è stato spiegato che il nuovo addetto era a Roma per un aggiornamento di un mese, e che mancava da Cagliari già da due settimane». Una risposta che non placato la rabbia del sessantenne. «E prima dov'era per non aver potuto liquidare il mio stipendio per quattro mesi?», ribadisce sentendosi preso in giro. Alla direzione regionale dell'Inps questi ritardi non risultano, tantomeno le assenze di personale. «Le richieste di malattia vengono liquidate con regolarità dal polo competente, e non ci risulta nessuna assenza», fanno sapere dalla direzione regionale rendendosi disponibile a supportare le singole problematiche riscontrate. «Chi ha bisogno non deve scrivere ai singoli dipendenti, ma all'email istituzionale o pec della direzione». Ci sarebbe, forse, un indirizzo di posta elettronica non pertinente alla base delle risposte mai ricevute dagli uffici?

Quel che è certo è che, dalla direzione, non si spiegano il ritardo sottolineando come stiano rilasciando «una nuova procedura informatica per ottimizzare il servizio».
 

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