La Nuova Sardegna

Oristano

sorradile 

Votato il primo bilancio ambientale

Votato il primo bilancio ambientale

Al Comune la quarta stella per il concorso dei borghi fioriti 

17 novembre 2018
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SORRADILE. Lunedì ha superato la prova del voto in consiglio comunale e il primo dicembre sarà presentato al pubblico il primo bilancio ambientale della storia dell'ente. La novità rappresenta anche un primato a livello regionale secondo l' amministrazione civica, che fra le 377 municipalità della Sardegna si considera la pioniera. «Il nostro è il primo ente locale a dotarsi di questo strumento di programmazione», dichiara il sindaco Pietro Arca, a Bologna, dove ha ricevuto il quarto fiore nell’ambito della manifestazione sui borghi fioriti. Si tratta del riconoscimento più prestigioso conferito nell'ambito della rassegna nazionale, nonché unico lasciapassare per la selezione europea. La campagna portata per valorizzare l’estetica del paese e di incentivare attività economiche e sostenibili già presenti a Sorradile, come il florovivaismo, rientra nel quadro della programmazione fatta con il bilancio ambientale.

Il documento appena votato riporta le problematiche specifiche del territorio, descrive l'approccio strategico dell'ente, rendiconta le attività sostenute e le spese correlate, orienta le scelte future e contiene un sistema di indicatori fisici inerenti allo stato dell'ambiente e misura l'impatto dell'attività antropica. «Sarà parte integrante del bilancio previsionale del Comune», spiega Pietro Arca. «Permetterà all'amministrazione di dare gambe a tutta una serie di azioni legate alla gestione dei rifiuti, del patrimonio boschivo, all'utilizzo della risorsa idrica, alla mobilità sostenibile. Molti di questi aspetti li abbiamo affrontati nel piano di adattamento ai cambiamenti climatici, come la realizzazione del Giardino fenologico europeo, che inaugureremo il 15 dicembre». Il progetto di botanica è stato realizzato in prossimità del lungolago, nei pressi della Valle dei Nuraghi. In quell'area sono stati messi a dimora una cinquantina di esemplari della vegetazione autoctona e di specie endemiche di altri Paesi del Vecchio Continente. Lo sviluppo delle piante sarà monitorato dall'Arpas. (mac)

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