La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, acqua vietata per una settimana: è sporca e inquinata

Oristano, acqua vietata per una settimana: è sporca e inquinata

Rifornimenti con autobotti nei centri in emergenza. Ma i cittadini lamentano una scarsa informazione

19 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO La colpa del colore “ambrato” dell’acqua che sgorga dai rubinetti di molti utenti della provincia è delle infiltrazioni di fango nelle sorgenti. Presenza di trialometani viene invece segnalata nelle case di S’Archittu, borgata marina di Cuglieri, e nelle località costiere di San Vero Milis: a Sa Rocca Tunda, Mandriola e Putzuidu, le analisi «hanno evidenziato un inquinamento di tipo chimico per la presenza di un livello di trialometani superiore a quello consentito». L'acqua era imbevibile già da giovedì e c’erano stati altri episodi di torbidità già nella scorsa settimana a Siamaggiore, Massama e Nuraxinieddu, anche se le comunicazioni ufficiali sono arrivate solo nel pomeriggio di venerdì quando il sindaco Lutzu ha emesso l'ordinanza che vieteva il consumo di acqua per fini alimentari nelle due frazioni. Tutto a posto per utilizzi domestici, doccia o bucato, ma l'acqua non può essere assolutamente ingerita, neanche previa bollitura. Disagi che appunto vanno avanti da una settimana, perché anche senza ordinanze i cittadini di Nuraxinieddu e Massama hanno più volte, nei giorni scorsi, rinunciato a utilizzare l'acqua dei rubinetti a causa del colore giallognolo. L'ordinanza del sindaco precisava che Abbanoa avrebbe dovuto garantire l'approvvigionamento di acqua potabile, cosa che è avvenuta con le autocisterne, «dandone ampia e contestuale informazione alla cittadinanza». Neanche un cartello però è comparso nelle due frazioni e alla fine molti cittadini si sono ritrovati a fare i rabdomanti, cercando di capire a quali orari e in che vie sarebbero state posizionate le autocisterne. Per ora la situazione non si è ancora normalizzata e nei prossimi giorni sono previste piogge che potrebbero avere un ulteriore effetto negativo sulla potabilità dell'acqua. Abbanoa fa sapere che il problema, legato a infiltrazioni di fango nelle sorgenti, dovrebbe risolversi nel giro di una settimana. Domani saranno effettuate nuove analisi. Situazione differente nella borgata marina di S’Archittu, in territorio di Cuglieri. I valori dei trialometani nell’acqua sono troppo alti e il sindaco Giovanni Panichi, dopo aver ricevuto i dati delle analisi effettuate dalla Assl di Oristano, firma l’ordinanza che ne vieta l’utilizzo per uso umano. Il problema pare sia dovuto alla rottura di un tubo che alimenta la condotta, da dove entra terra che intorbidisce l’acqua che rifornisce le abitazioni della borgata. «L’ordinanza vieta l’utilizzo dell’acqua solo per gli usi potabili, mentre può essere usata per l’igiene, compresa quella personale - spiega Panichi -. Abbanoa è già stata attivata e sta intervenendo per cercare di individuare dove si è verificata la rottura che causa l’infiltrazione del fango». Il serbatoio che alimenta la condotta idrica di S’Archittu è lo stesso che approvvigiona anche le altre due borgate marine cuglieritane, Santa Caterina e Torre del Pozzo, dove però il problema non si è verificato. Problemi anche a Tresnuraghes. Il sindaco Gian Luigi Mastinu ha emanato un’ordinanza che ne vieta l’utilizzo per uso alimentare. La dispo sizione non vale invece per gli abitanti della frazione marina di Porto Alabe, dove invece il liquido immesso in rete rispetta i parametri di legge. (da.pi.-pi.maro.-al.fa.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative