Lo scippo di Monte Prama, Pigliaru: "I Giganti devono tornare a Cabras"
Chiaro intervento del governatore della Sardegna: "Riteniamo che Cagliari debba ospitare il minimo indispensabile favorendo e incentivando l'attenzione per il Sinis»
CAGLIARI. «Le statue di Mont'e Prama devono stare a Cabras. Riteniamo che Cagliari debba ospitare il minimo indispensabile per fare da attrattore, senza sostituirsi ma, al contrario, favorendo e incentivando l'attenzione per Cabras». Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru interviene nel dibattito accesosi in questi giorni sull'ipotesi di trasferimento definitivo dei «Giganti» nel capoluogo sardo, dove sono attualmente conservati.
«Il nostro confronto con il Mibac si è sempre svolto in questo senso e oggi ribadiamo convintamente la nostra posizione - aggiunge -. Non credo che il Ministero abbia cambiato opinione sugli accordi presi. Verificheremo, ma è comunque chiaro che, nel caso l'abbia fatto, non l'abbiamo fatto noi». Pigliaru ricorda che «nell'accordo firmato un anno fa con il Ministero e il Comune di Cabras si è stabilita la costituzione della Fondazione Mont'e Prama, la cui sede legale dovrà essere proprio presso il Museo archeologico di Cabras e alla quale spetteranno le azioni di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione delle statue, del Museo e di tutto il territorio del Sinis. Il fine - sottolinea il presidente - è creare un sistema unico di governance delle azioni da portare avanti, a partire proprio dalla riqualificazione del Museo di Cabras. Nessun passo indietro. Come abbiamo sottoscritto nell'accordo, la Fondazione, alla quale partecipano appunto la Regione Sardegna, il Mibac e il Comune di Cabras, è lo strumento che consentirà la realizzazione di questa visione integrata - conclude il governatore -, il luogo dove gli interessi di tutti soggetti coinvolti saranno equamente rappresentati. Continuiamo a lavorare per darle forma».
Per l'assessore della Cultura Giuseppe Dessena «lo stesso piano straordinario degli scavi, che vale 8,4 milioni di euro ed è stato pensato in una nuova ottica di messa in rete e a sistema, si basa sulla valorizzazione del nostro patrimonio culturale diffuso in tutto il territorio regionale: saranno infatti 76 gli interventi complessivi. Proprio questo elemento rappresenta un valore aggiunto culturale ed economico evidente - spiega - e nei ragionamenti fatti col Ministero uno degli obiettivi definiti era proprio dare la massima centralità alle statue di Mont'e Prama a Cabras»
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