La Nuova Sardegna

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calcio 

Tharros, dopo l’addio di Vacca si possono riaprire i giochi

di Stefano Sulis

ORISTANO. La Tharros cerca di orientarsi. All'indomani delle dimissioni di Prometeo Vacca dal ruolo di presidente, Oristano si chiede quale sarà il futuro di uno dei suoi simboli sportivi. Un futuro...

21 novembre 2018
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ORISTANO. La Tharros cerca di orientarsi. All'indomani delle dimissioni di Prometeo Vacca dal ruolo di presidente, Oristano si chiede quale sarà il futuro di uno dei suoi simboli sportivi. Un futuro da salvare, e poi tutto da scrivere. Un deserto progettuale che Tonio Mura, imprenditore del settore ortofrutticolo, ha studiato nelle scorse settimane. Attore protagonista nelle trattative per acquisire la società biancorossa, prima di arenarsi davanti alla - parole sue - poca chiarezza di alcuni aspetti della passata gestione. Dopo il tramonto dell'era Vacca, è lecito attendersi un nuovo tentativo? «Dobbiamo valutare le condizioni. Troppi aspetti relativi alla passata gestione non risultavano nitidi, in particolare per quanto riguarda i debiti. Ci siamo incontrati anche davanti all'assessore, raggiungendo un accordo economico di massima. Il problema è che resistevano sempre alcune incognite. Credo che Vacca abbia speso di tasca propria per la Tharros, ma da quel che ha raccontato si è trovato solo e non è più riuscito a risolvere tutti i problemi». Evidente come gran parte della responsabilità della situazione attuale sia imputabile al dimissionario presidente. Altrettanto evidente, però, come Vacca sia "solo" l'ultimo e più controverso capitolo di una storia che si trascina da un decennio e che ha spianato la strada all'ultima deficitaria gestione: «Non riesco ancora a capire come sia riuscito a resistere da solo per tutto questo tempo», il commento di Mura, che aggiunge: «È ora che questo ruolo sia affidato a una persona di Oristano, dotata di specchiata reputazione. Anche lui, però, voleva prima avere una visione globale della situazione, ma non credo che scarterebbe la possibilità di mettersi in gioco. Il nome? Riccardo Crovi. Un ex calciatore, ma anche persona stimata in città». La palla, passa all'amministrazione comunale: «Spetta al Comune fare i primi passi».

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