La Nuova Sardegna

Oristano

Giocattolo rotto: polemica al museo

Giocattolo rotto: polemica al museo

Ales. Si dimette il curatore, l’antropologo Nando Cossu Lascia anche la guida storica, Deiola. Imbarazzo in Comune

29 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALES. Il Museo del Giocattolo ha una nuova gestione ma nel frattempo perde il suo curatore scientifico. L’antropologo Nando Cossu, dopo aver svolto per anni il ruolo di curatore e conservatore del museo, ha rassegnato le sue dimissioni. «La situazione venutasi a creare con la nuova gestione non mi consentirebbe di dare continuità al percorso culturale e didattico che ha caratterizzato il modo di operare col personale della gestione precedente», ha scritto l’antropologo in una lettera, inviata al sindaco e alla Giunta comunale e all’assessorato regionale alla pubblica Istruzione e alla direzione generale dei Beni culturali.

La gestione del Museo, dopo che per 17 anni era stata del Consorzio Sardegna e Natura di Morgongiori, appena due mesi fa è passata alla Cooperativa sociale Cultour di Cabras che si è aggiudicata l’appalto per una anno. Nuova gestione ma anche nuovo personale, dato che la guida storica, Fabio Deiola, ha respinto la proposta di contratto della cooperativa: «sarei stato demansionato e con uno stipendio molto inferiore», spiega al telefono. La perdita del collaboratore “storico” con il quale il professor Cossu aveva lavorato per tanti anni, sempre a titolo gratuito «non ho mai chiesto un rimborso spese», racconta al telefono, non è l’unico motivo delle dimissioni. Nella lettera l’antropologo accusa: «Ritengo poco rispettoso nei miei confronti il comportamento sia dell’attuale amministrazione comunale che della nuova ditta. Niente mi avrebbe impedito di continuare a dare il mio contributo per mantenere il riconoscimento regionale del museo ma a distanza di tre mesi, nessuno mi ha contattato». Una decisione che lo stesso Cossu, definisce dolorosa: «Non potevo fare altrimenti – spiega al telefono – e non riesco a capire tanto silenzio da parte dello stesso Comune».

Il sindaco di Ales, Francesco Mereu, eletto lo scorso giugno, è quasi stupito. Dice: «La lettera del professor Cossu è arrivata due giorni fa, devo ancora esaminarla con la giunta». Anche Francesca Muroni, presidente della Cultour, non nasconde un certo imbarazzo. «Abbiamo appena preso possesso dei locali e in queste settimane ci siamo impegnati in alcune faccende pratiche come installare l’insegna e la catalogazione dei reperti. Ci ripromettevamo di contattare il curatore terminate queste incombenze». Nando Cossu è il “padre” del museo, nato da una ricerca svolta fra il 1993 e il 1996 nella scuola Media del paese, dove insegnava.
 

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative