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Oristano, rifiuti pericolosi ancora in spiaggia

Oristano, rifiuti pericolosi ancora in spiaggia

Dieci giorni dopo la pulizia a Torregrande il Comune è fermo: «Vanno analizzati»

01 dicembre 2018
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ORISTANO . Sono passati ormai più di dieci giorni dalla lodevole iniziativa promossa dall’Associazione Fitwalking di Oristano per ripulire il litorale di Torregrande dove, tra mareggiate, incuria e inciviltà, rifiuti di ogni genere deturpavano il paesaggio. Sono passati ormai più di dieci giorni e parte dei rifiuti, quelli più ingombranti e pericolosi, sono ancora lì.

«L’iniziativa è nata in maniera spontanea – ha raccontato Walter Piras, istruttore e responsabile di Fitwalking Oristano – uno dei nostri gruppi si allena a Torregrande. È la nostra casa. Il nostro obiettivo è fare attività all’aria aperta e ci teniamo a farlo in un luogo che sia anche pulito. L’abbiamo fatto consapevoli di dare un segnale di impegno e senso civico e l’amministrazione si è offerta di collaborare e ci a offerto le buste, garantendoci che avrebbero pulito e ritirato i rifiuti». Sono state un centinaio le persone che hanno partecipato alla pulizia della spiaggia e più di cento buste contenenti rifiuti di ogni tipo sono state riempite e accatastate insieme a dei rifiuti speciali. Le prime sono state prontamente portate via, i secondi no e insieme a loro si sta accumulando anche la delusione e lo sconcerto di quei volontari entusiasti che in autonomia hanno fatto un gesto utile a tanti. «Mi dispiace davvero tanto per i rifiuti che non sono ancora stati ritirati – ha spiegato Gianfranco Licheri, assessore all’Ambiente – si tratta però di rifiuti speciali e pericolosi che devono essere analizzati e prima di essere portati via devono sottostare ad un determinato iter legislativo. I prelievi sui campioni sono già stati effettuati e quando arriveranno i risultati delle analisi si potrà procedere con il ritiro».

Dall’opposizione arriva una voce differente. «Si tratta sicuramente di rifiuti speciali e pericolosi – afferma il consigliere Francesco Federico – ma ve ne sono altri che non lo sono e potrebbero e dovrebbero essere ritirati. Il posto era sporco da tempo, il Comune sarebbe già dovuto intervenire in prima persona e così facendo, ora che ad intervenire sono stati proprio i cittadini, non ne riconosce l’entusiasmo, la passione e la fatica con cui si sono impegnati a ripulire il litorale in cui, oltre a tutto ciò, ci siamo resi conto esserci ancora un gran quantitativo di amianto».

Roberta Fois

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