Santu Lussurgiu, Carrela sul podio
Il Carnevale del paese tra le manifestazioni che riceveranno un contributo
02 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA
SANTU LUSSURGIU. È dello scorso 22 novembre il decreto del Ministero per i beni e le attività culturali che riconosce e inserisce tre carnevali sardi nel circuito dei Carnevali Storici d'Italia. Un riconoscimento che va oltre la sola tradizione ma significa anche la conferma della bontà dell’organizzazione delle feste sino a oggi, con l’assegnazione di un contributo.
In ordine di punteggio e relativo contributo assegnato, si tratta della giostra oristanese della Sartiglia, del carnevale di Santu Lussurgiu con la caratteristica “carrela 'e nanti” e del carnevale e delle maschere della Città gallurese di Tempio Pausania.
Al Comune di Santu Lussurgiu sono stati concessi cinquantamila euro per l'organizzazione e la crescita della manifestazione ippica che da sempre lo distingue da altri carnevali. La sfrenata corsa a cavallo “a parezza”, cioè a pariglie di due o tre componenti, in cui per i tre giorni consecutivi di carnevale si esibiscono una sessantina di cavalieri locali che percorrono una strada caratterizzata dalla mancanza dell'asfalto e ricoperta da semplice terra battuta in discesa che da sempre ha attirato amanti e non del mondo ippico ha tagliato un ottimo traguardo arrivando ad essere riconosciuta a livello nazionale.
Gli organizzatori si dicono molto soddisfatti da questo plauso da parte del Ministero, «un riconoscimento importante del Ministero dei beni culturali», afferma Diego Loi, primo cittadino lussurgese, «sa carrela 'e nanti diventa in forma duratura Carnevale Storico d'Italia, confermando la giusta direzione presa in termini di qualificazione dell'evento dal punto di vista organizzativo e promozionale, sempre con grande attenzione al rispetto della tradizione. Siamo convinti che ciò contribuirà ad incrementare i flussi dei visitatori con importanti ricadute su tutta la comunità».(a.m.)
In ordine di punteggio e relativo contributo assegnato, si tratta della giostra oristanese della Sartiglia, del carnevale di Santu Lussurgiu con la caratteristica “carrela 'e nanti” e del carnevale e delle maschere della Città gallurese di Tempio Pausania.
Al Comune di Santu Lussurgiu sono stati concessi cinquantamila euro per l'organizzazione e la crescita della manifestazione ippica che da sempre lo distingue da altri carnevali. La sfrenata corsa a cavallo “a parezza”, cioè a pariglie di due o tre componenti, in cui per i tre giorni consecutivi di carnevale si esibiscono una sessantina di cavalieri locali che percorrono una strada caratterizzata dalla mancanza dell'asfalto e ricoperta da semplice terra battuta in discesa che da sempre ha attirato amanti e non del mondo ippico ha tagliato un ottimo traguardo arrivando ad essere riconosciuta a livello nazionale.
Gli organizzatori si dicono molto soddisfatti da questo plauso da parte del Ministero, «un riconoscimento importante del Ministero dei beni culturali», afferma Diego Loi, primo cittadino lussurgese, «sa carrela 'e nanti diventa in forma duratura Carnevale Storico d'Italia, confermando la giusta direzione presa in termini di qualificazione dell'evento dal punto di vista organizzativo e promozionale, sempre con grande attenzione al rispetto della tradizione. Siamo convinti che ciò contribuirà ad incrementare i flussi dei visitatori con importanti ricadute su tutta la comunità».(a.m.)
