La Nuova Sardegna

Oristano

Il cioccolato riempie piazza Eleonora come per la Sartiglia

di Enrico Carta
Il cioccolato riempie piazza Eleonora come per la Sartiglia

Tre giorni di pienone tra gli stand di Choco Oristano Degustazioni, laboratori e il record di una forma da 20 metri

03 dicembre 2018
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ORISTANO. Con qualche caloria in più da smaltire, ma con quel sapore che resta nell’anima dopo essere passato per il palato. Così Oristano ha chiuso i tre giorni in cui piazza Eleonora si è riempita quasi come durante i giorni della Sartiglia. Niente cavalli stavolta, ma tanto cioccolato da perderci la testa e anche la linea. Negli undici stand di Choco Oristano, manifestazione organizzata dalla Pro Loco e dagli assessorati comunali al Turismo e al Commercio in collaborazione con Chocomoments, a dominare è stato il gusto. Niente prodotti industriali, solo artigianali per la gioia di grandi e piccini, come si diceva un tempo.

In tre giorni sono andati via diversi quintali di prelibatezze di tutti i tipi con un unico comune denominatore: il cioccolato. Per capire meglio quanto sia stato gradito il weekend a tutta glicemia, basti pensare che sono stati serviti oltre cento chili di fragole immerse nel cioccolato, quasi da far venire voglia alla statua della giudicessa Eleonora di puntare il dito verso gli stand per effettuare un ordine del miglior cioccolato artigianale proveniente da varie regioni italiane e dalla nostra Sardegna, dove però continuano a esistere solo piccole realtà produttive.

Tutto tranne che piccola era invece la tavoletta da venti metri di cioccolato fondente nata davanti agli occhi di tanti osservatori incuriositi capaci di farla sparire nei loro stomaci in appena cinque minuti. Ancora numeri: 130 sono i bambini che hanno partecipato ai laboratori, 20 gli adulti che hanno invece seguito i corsi per imparare l’arte della lavorazione del cioccolato.

Gianni Ledda, presidente della Pro Loco perso tra i profumi e il gusto degli stand, sottolinea il successo della nuova politica dell’associazione: «Manteniamo le manifestazioni storiche della città, ma cerchiamo di creare nuovi appuntamenti di richiamo. Anche il carnevale quest’anno avrà qualche sorpresa in più». Anch’essa dolce, ma con una forma diversa, quella delle zippole con una sfida che vedrà impegnate le pasticcerie oristanesi pronte a darsi battaglia di fronte al serpentone fritto e passato nello zucchero. E siccome non di soli dolci vive l’uomo peccatore, la Pro Loco sta pensando anche a un concorso che assegni le medaglie ai vini. Chi sarà il migliore? Lo scopriremo solo dopo aver smaltito il cioccolato.

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