La Nuova Sardegna

Oristano

Vaccini antinfluenzali campagna al via in ritardo

di Ivana Fulghesu
Vaccini antinfluenzali campagna al via in ritardo

Laconi, inizia solo oggi la seconda tranche della profilassi interrotta un mese fa Lo stop provocato dalla mancanza delle dosi. A rischio l’efficacia della misura

12 dicembre 2018
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LACONI. Con un certo ritardo, al via da oggi la seconda tranche delle vaccinazioni antinfluenzali, interrotte a metà novembre per la mancanza dei vaccini. Ritardo non privo di conseguenze, che oltre ad avere creato problemi di tipo organizzativo, non agevola ed anzi rischia di vanificare gli sforzi fatti per promuovere la campagna vaccinale per il controllo dell’influenza stagionale.

In queste settimane, infatti, in tanti hanno prenotato ed atteso invano di poter effettuare il vaccino, ma sono stati costretti a dover rimandare l’appuntamento. Il problema pare ormai risolto, perché da ieri i vaccini sono nuovamente disponibili ed è previsto nei prossimi giorni un notevole afflusso di pazienti negli ambulatori dei medici di base, in effetti già cominciato già dalla giornata di ieri.

Il mancato approvvigionamento dei vaccini, che ha riguardato non solo la provincia di Oristano, ma anche altre province e regioni, ha creato caos e generato proteste. Un ritardo che non facilita neanche il compito dei medici costretti ad una corsa contro il tempo per riuscire a vaccinare numerosi pazienti in tempi strettissimi. Dopo il vaccino, infatti, occorrono circa 10 o 15 giorni perché l’organismo sviluppi le difese immunitarie e quindi sostanzialmente perché il vaccino abbia la sua efficacia. L’influenza, però, è già arrivata e il picco è atteso tra fine dicembre e gennaio.

Nel paese del Sarcidano, quest’anno, in controtendenza con gli ultimi anni, sono aumentate le richieste di dosi di vaccino soprattutto da parte degli anziani. Situazione opposta all’anno precedente, nel quale, probabilmente per via di una certa diffidenza, anche alimentata da campagne antivaccini che hanno in qualche modo in tanti avevano scelto di non farsi vaccinare, esponendosi così ai rischi di un’ epidemia influenzale che, infatti, ha avuto pesanti conseguenze. Richieste aumentate, dunque, ma non tutti scelgono di vaccinarsi.

In questa seconda tranche si prevede saranno effettuate altre 200 vaccinazioni, ma servirebbe una maggiore disponibilità di vaccini. Si conta che soltanto nella fascia di età tra gli anziani, che va dai 70 a 89 anni, andrebbero vaccinate 368 persone.

La raccomandazione da parte dei medici è quella di vaccinarsi, ma è altrettanto importante che i vaccini siano resi disponibili nei tempi giusti, già dalla metà di ottobre.

Ora questo ritardo va esattamente contro le indicazioni dei medici e i suggerimenti sulla profilassi corretta.

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