La Nuova Sardegna

Oristano

L’Associazione cavalieri vota lo scioglimento

di Simonetta Selloni ; w; L’Associazione Cavalieri della Sartiglia sta per sciogliersi? Non è chiaro. Quel che è invece lampante è che il tema “Scioglimento dell’Associazione dilettantistica Asd” figura al terzo punto dell’ordine del giorno dell’assemblea dei soci convocata per il 21 dicembre alle 20 dal Consiglio direttivo. E se il presidente Francesco Castagna butta acqua sul fuoco: «Stiamo solo discutendo», è poi costretto ad ammettere: «lo chiede la gran parte dei cavalieri». Una richiesta tutta da capire, e a pensare male contigua – almeno da un punto di vista temporale – a quanto sta accadendo dopo il pasticcio dell’inchiesta doping: domani cinque cavalieri che avrebbero eluso i controlli della Nado Italia, disposti dall’ex questore Giovanni Aliquò, dovranno presentarsi alla Procura nazionale antidoping. Si tratta dei fratelli Marco e Roberto Pau, di Gianluca Russo e Paolo Rosas e di Peppe Frau. Sono tesserati Coni, come tutti i cavalieri che corrono alla stella, e sono tra coloro per i quali l’esame incrociato del dna disposto dalla Procura della Repubblica di Oristano (che li accusa di scambio di identità) ha dato parziali conferme alle accuse. Mentre l’inchiesta, che ne vede coinvolti 9 (e riguarda anche lo stesso Castagna e il vice presidente della Fondazione Sartiglia Marzio Schintu), è alle battute finali. A portare i cavalieri davanti alla Procura nazionale è il loro status di affiliati al Coni. Che perderebbero qualora l’Associazione cavalieri dovesse decidere di sciogliersi. La Procura antidoping potrebbe decidere sanzioni pesanti, ad esempio la sospensione: e allora, addio Sartiglia. Va da sé che fare parte del Coni garantisce importanti coperture assicurative, ma significa anche accettare le norme, compresi i contestati controlli antidoping. «Io ho già fatto richiesta di affiliazione al Coni attraverso l’Endas», prende le distanze Castagna; sta di fatto che sempre nella riunione del 21, saranno pagati ai cavalieri gli acconti per la Sartiglia 2018. E, per la prima volta, non saranno accettate deleghe, ossia tutti i cavalieri dovranno presentarsi. «Ragioni contabili», spiega il presidente. Bisogna dire che l’eventuale scioglimento dell’Asd deve essere votato dalla metà più uno dei cavalieri. E quindi servono forze alla causa, se è vero che questo scioglimento è chiesto a gran voce. L’altra cosa da vedere è se, Coni o meno, i cavalieri saranno al riparo dai controlli antidoping.

Sartiglia, convocazione a sorpresa dei soci. E domani cinque di loro davanti alla Procura antidoping

16 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. L’Associazione Cavalieri della Sartiglia sta per sciogliersi? Non è chiaro. Quel che è invece lampante è che il tema “Scioglimento dell’Associazione dilettantistica Asd” figura al terzo punto dell’ordine del giorno dell’assemblea dei soci convocata per il 21 dicembre alle 20 dal Consiglio direttivo. E se il presidente Francesco Castagna butta acqua sul fuoco: «Stiamo solo discutendo», è poi costretto ad ammettere: «lo chiede la gran parte dei cavalieri». Una richiesta tutta da capire, e a pensare male contigua – almeno da un punto di vista temporale – a quanto sta accadendo dopo il pasticcio dell’inchiesta doping: domani cinque cavalieri che avrebbero eluso i controlli della Nado Italia, disposti dall’ex questore Giovanni Aliquò, dovranno presentarsi alla Procura nazionale antidoping. Si tratta dei fratelli Marco e Roberto Pau, di Gianluca Russo e Paolo Rosas e di Peppe Frau. Sono tesserati Coni, come tutti i cavalieri che corrono alla stella, e sono tra coloro per i quali l’esame incrociato del dna disposto dalla Procura della Repubblica di Oristano (che li accusa di scambio di identità) ha dato parziali conferme alle accuse. Mentre l’inchiesta, che ne vede coinvolti 9 (e riguarda anche lo stesso Castagna e il vice presidente della Fondazione Sartiglia Marzio Schintu), è alle battute finali.

A portare i cavalieri davanti alla Procura nazionale è il loro status di affiliati al Coni. Che perderebbero qualora l’Associazione cavalieri dovesse decidere di sciogliersi. La Procura antidoping potrebbe decidere sanzioni pesanti, ad esempio la sospensione: e allora, addio Sartiglia. Va da sé che fare parte del Coni garantisce importanti coperture assicurative, ma significa anche accettare le norme, compresi i contestati controlli antidoping. «Io ho già fatto richiesta di affiliazione al Coni attraverso l’Endas», prende le distanze Castagna; sta di fatto che sempre nella riunione del 21, saranno pagati ai cavalieri gli acconti per la Sartiglia 2018. E, per la prima volta, non saranno accettate deleghe, ossia tutti i cavalieri dovranno presentarsi. «Ragioni contabili», spiega il presidente. Bisogna dire che l’eventuale scioglimento dell’Asd deve essere votato dalla metà più uno dei cavalieri. E quindi servono forze alla causa, se è vero che questo scioglimento è chiesto a gran voce. L’altra cosa da vedere è se, Coni o meno, i cavalieri saranno al riparo dai controlli antidoping.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative