La Nuova Sardegna

BOSA. La circonvallazione di Sindia continua a provocare problemi e incidenti a causa delle numerose buche, ancora più pericolose quando piove, visto che diventano invisibili. La scorsa settimana a fare le spese del passaggio sopra una buca è stata l’ambulanza di Shardana Soccorso di Bosa che trasportava in codice giallo, diretta ad un ospedale dell’isola, un paziente. Pur viaggiando ad andatura lenta il mezzo è finito in un fosso riportando ingenti danni. «Nell’impatto, che non è stato possibile evitare malgrado la massima attenzione alla guida da parte dell'autista, si è deformato il cerchione di una ruota. Ma non potevamo certo fermarci a sostituirlo con un ferito a bordo, per cui abbiamo proseguito, comunque in sicurezza, fino a destinazione», spiega Alessandro Puddu di Shardana Soccorso.

La cooperativa dovrà ora mettere mano al portafogli per la riparazione. «La stima è di 500 euro circa, esclusa la convergenza e un controllo più approfondito a braccetto e sospensioni», dice Puddu. Fortunatamente il paziente trasportato non ha subito conseguenze dall’incidente. Altra segnalazione arriva dai diversi centri da parte di persone che dalla Planardia viaggiano verso il Marghine, e devono fare i conti con la pericolosità della strada.

Sulla quale i cartelli con i limiti di velocità non servono se non a evitare strascichi giudiziari per gli enti proprietari, la Provincia di Oristano e quella di Nuoro. , ossia Tresnuraghes. Sulla situazione delle strade di collegamento da e per la Planargia, tanto più per la circonvallazione di Sindia, era intervenuto nelle scorse settimane anche il consigliere regionale Alfonso Marras, con una interrogazione destinata al parlamentino sardo.