La Nuova Sardegna

Oristano

Mobilità, approvato il Piano urbano

Mobilità, approvato il Piano urbano

È quello della giunta Tendas. Tra le priorità la rotatoria al Foro Boario

19 dicembre 2018
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ORISTANO. Approvato. Il Piano urbano della mobilità ottiene la maggioranza dei voti. Sono stati quindici, non tutti di centro destra, i consiglieri che l’hanno votato. In quattro – i consiglieri Vincenzo Pecoraro, Peppi Puddu, Patrizia Cadau e Monica Masia – hanno espresso la loro contrarietà, mentre Francesco Federico non ha partecipato alla votazione. A favore e non suoni strano anche i consiglieri del Pd, Efisio Sanna e Maria Obinu. Se hanno fatto questa scelta è perché la giunta Lutzu ha portato in aula, la delibera del gennaio 2017 con cui la giunta Tendas approvava il nuovo Pum. In tutto e per tutto, eccezion fatta per alcune modifiche operate attraverso gli emendamenti tra cui la rotatoria al Foro Boario, il Piano urbano della mobilità è quello predisposto durante la passata consiliatura.

«Si è parlato di coraggio e noi l’abbiamo dimostrato portando il Piano in aula dopo un anno e mezzo di amministrazione», ha affermato il sindaco Andrea Lutzu. L’assessora Pupa Tarantini ha difeso il lavoro dell’esecutivo: «È un piano positivo, ha un cuore e una mente che si chiamano Sanna e Tendas: chi ha detto che le cose che sono fatte bene debbano essere buttate via? Contiene tante misure positive che non aveva senso stravolgere. Ora valuteremo gli effetti e se ci sono da fare dei correttivi». Concetto ribadito anche da Davide Tatti, presidente della commissione consiliare: «Un piano non perfetto che però contiene tantissimi buoni esempi e buone misure. È uno studio fatto benissimo, forse troppo ingegneristico». È comunque un Piano che «guarda al futuro», ha proseguito Angelo Angioi, mentre Antonio Iatalese così ha chiosato: «Ha le maglie larghe, le prossime giunte lo modelleranno in base alle esigenze».

Un provvedimento di questa importanza non poteva che scatenare le polemiche arrivate dall’intera opposizione, compresi i due del Pd che l’hanno votato. I sette consiglieri di minoranza hanno stigmatizzato l’assenza di confronto (Efisio Sanna); il fatto che guardi troppo all’automobile e non alla mobilità lenta (Andrea Riccio); i problemi di sicurezza che genera coi troppi sensi unici (Monica Masia); il fatto che sia anche il piano dei paletti, delle impalcature, del parcheggio selvaggio in piazza Roma (Maria Obinu); scollegato dal contesto urbano e delle borgate (Patrizia Cadau); senza anima e confronto con gli operatori (Vincenzo Pecoraro); con 21 nuove rotonde di cui non c’è traccia nel piano delle opere pubbliche (Peppi Puddu); con la nuova maggioranza che non è in grado di fare proposte proorie (Francesco Federico). (e.carta)

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