La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia, addio all’Associazione dei cavalieri

Simonetta Selloni
Sartiglia, addio all’Associazione dei cavalieri

Votato lo scioglimento, diventerà un soggetto culturale. Molte perplessità della Fondazione

23 dicembre 2018
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ORISTANO. Più puntuali del contratto di Governo nel mantenere fede ai propositi, i cavalieri della Sartiglia votano lo scioglimento dell’Associazione dilettantistica che fino a venerdì notte li teneva insieme. Il punto era compreso all’ordine del giorno della riunione dei soci; e quindi, con un colpo solo, sparisce l’Asd, si evita l’iscrizione al Coni alla quale era affiliata l’Associazione dal 2007 e che l’anno scorso già si sarebbe volentieri scongiurata. Se non ci si fosse messo il questore Aliquò ad imporla come condizione per fare la Sartiglia: e quindi l’Asd in zona Cesarini (a iscrizioni chiuse ), perfezionò l’affiliazione al Coni ai primi del 2018. E proprio in forza di quell’iscrizione, derivarono i controlli della Nado, organo antidoping del Coni, con tutte le conseguenze e inchieste varie.

Voto unanime. Per restare allo scioglimento, sarebbe stato votato all’unanimità ma non si sa bene quanti abbiano partecipato a questo voto che per definizione deve essere qualificato, ossia espresso dai tre quarti dei componenti. E i cavalieri presenti sarebbero stati un centinaio, anche perché erano stati convocati per ricevere i fondi “acconto Sartiglia 2018”, erogati dalla Fondazione (200 euro su 250), per la prima volta senza possibilità di deleghe. Un modo per averli tutti e farli quindi votare per lo scioglimento? Chi lo sa.

Associazione culturale. Il presidente Castagna era ieri irraggiungibile. Si sa però che dalle ceneri dell’Asd nascerà una “Associazione culturale cavalieri di Oristano per la Sartiglia”, che il presidente Castagna è stato nominato commissario della Asd in declino, e che i soldi in cassa saranno dati a una Associazione di sport equestri per persone con disabilità. A remare contro l’Asd e l’affiliazione al Coni sarebbero state le nuove norme che imporrebbero un direttore tecnico, troppo oneroso però da sostenere.

Squalifiche neutralizzate. Ora, la nuova associazione culturale non avrà lacci impositivi del Coni. Un elemento che può tornare utile visto che 5 cavalieri della Sartiglia il 7 gennaio se la vedranno con la Procura antidoping per la presunta sostituzione di persona, e rischiano la squalifica. Ma se non si è sotto l’ombrello del Coni, questa misura non sortirà effetti. Uno dei cavalieri risultato positivo all’antidoping durante i controlli, era stato già squalificato.

Fondazione perplessa. Fuori dal Coni, dunque. In ogni caso snche l’associazione culturale dovrà fare i conti con la Fondazione Sa Sartiglia, il cui presidente Angelo Bresciani ha manifestato tutte le sue perplessità per lo scioglimento. «La Fondazione ha un rapporto istituzionale con l’Associazione cavalieri. Apprendo che non esiste più. Quel che nascerà è un altro soggetto giuridico, a noi sconosciuto. Spero ne stiano tenendo conto». Anche il regolamento per l’accesso alla Sartiglia è il frutto di una lunga mediazione tra Fondazione, Gremi e Associazione cavalieri. Associazione che non c’è più. «Abbiamo fatto quattro incontri, l’ultimo dei quali pubblico. Si sono stabilite delle regole. Bisognerà rispettarle», chiarisce Bresciani.

Regole ballerine. A proposito di regole: si era stabilito che alla Sartiglia avrebbero avuto accesso le pariglie, per un massimo di 120 cavalieri, risultate sufficienti alle selezioni. Intanto le pariglie iscritte sono ora 41, visto che sempre venerdì ne è stata riammessa una che alla data del 9 dicembre non era in regola con le quote. Sui criteri di ammissibilità, è spuntata anche la possibilità di ammettere di diritto le pariglie i cui componenti insieme vantino 50 anni complessivi di esperienza di Sartiglia. Una ipotesi, forse. Ma comunque ben lontana dalla regole stabilite negli accordi tra Fondazione, Gremi, e Associazione cavalieri. Ma questa, non c’è più.

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