La Nuova Sardegna

SEDILO. Se ne parla da quasi sei anni ma tra i vecchi vincoli del patto di stabilità, la perdita e il recupero dei finanziamenti, il cambio di ubicazione, lungaggini amministrative e burocratiche, l'ecocentro di Mazzoneddu è ancora un progetto sulla carta. Tuttavia il recente affidamento dei lavori preliminari a un'impresa di movimento terra è un passo in avanti che fa supporre uno sblocco imminente della situazione. Pochi giorni fa l'Ufficio tecnico del Comune ha commissionato le opere urgenti di sbancamento e di preparazione del sito a una ditta di Ghilarza, che eseguirà i lavori propedeutici all'intervento principale. Questo sarà realizzato con un secondo appalto a un costo complessivo di circa 80mila euro. Il sito sarà realizzato alla periferia del paese, ai margini della strada di circonvallazione, all'altezza dello svincolo per Aidomaggiore e Noragugume. Negli scarrabili che saranno posizionati all'interno dell' isola ecologica una volta fatti la piattaforma, le recinzioni, gli impianti luce e di videosorvevlianza e la casetta del custode, sarà possibile conferire tutte le frazioni di rifiuti che vengono recuperati porta a porta attraverso la raccolta differenziata. Farà eccezione la frazione secca, che potrà essere resa esclusivamente attraverso il servizio domiciliare. Servizio che negli ultimi anni ha fatto registrare un aumento del volume dei materiali destinati a più riutilizzi e una diminuzione del secco indifferenziato. L'ecocentro dovrebbe integrare e potenziare il circuito di raccolta, ma le aspettative più grandi sono riposte nell'inversione di rotta dell’abbandono incontrollato dei rifiuti. Una pratica esercitata da pochi maleducati che sminuisce gli sforzi di molti. (mac)