La Nuova Sardegna

Oristano

Stagione turistica, tutto ok

di Stefano Sulis
Stagione turistica, tutto ok

L’assessore Stefania Zedda è soddisfatta: «E nel 2020 faremo anche meglio»

06 ottobre 2019
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ORISTANO. La stagione estiva volge al termine e per gli operatori turistici è tempo di tirare le somme. In attesa dei dati ufficiali, è l'assessore al turismo, Stefania Zedda, a tracciare un primo bilancio. «La valutazione è positiva. In particolare se pensiamo a Torregrande, il cui rilancio è uno degli obiettivi principali di questa amministrazione. Sia gli spettacoli musicali che le sagre hanno contribuito a ravvivare Torregrande come ormai non avveniva da diversi anni. Inoltre siamo riusciti ad attirare turisti fino al tardo settembre, allungando così la stagione, e non è ancora finita». In un contesto sempre più competitivo a livello globale, Oristano sfrutta al meglio quelle che sono le sue prerogative? «Questo è uno dei nostri propositi. L'intento dell'amministrazione è quello di costituire una rete di cooperazione che coinvolga le associazioni, sportive e culturali, e le attività commerciali per attirare i flussi turistici. Ogni territorio, ovviamente, cerca di sfruttare quelle che sono le proprie peculiarità e risolvere le lacune degli anni precedenti». Tra le lacune l’amministrazione individua anche quella a cui porre al più presto rimedio.

«Crediamo sia necessario dar vita a una rete con altre amministrazioni, creando un gruppo di lavoro territoriale che coinvolga i paesi vicini. Adesso il turista ricerca un’esperienza diversa: deve godere delle ricchezze territoriali, artistiche e naturali, ma deve avere anche l'opportunità di fare delle esperienze sensoriali. Penso a dei percorsi che vadano a toccare ogni aspetto del territorio, dalle chiese al mare, passando per le varietà gastronomiche. Si tratta di un progetto da sviluppare a tutto tondo e in concerto con gli altri centri dell'oristanese. Con l'amministrazione di Cabras stiamo già discutendo in tal senso». Oristano, nelle vesti di città europea dello sport, ha potuto beneficiare di diversi eventi sportivi con un riverbero turistico: replciarlo non sarà facile anche se il Comune ci vuol provare. «Quest’anno dev'essere un punto di partenza, diversamente sarebbe un'occasione sprecata. Per questo motivo, con l'assessore Pinna, siamo già al lavoro per stilare il calendario degli eventi sportivi in programma nel 2020: vogliamo dare un seguito e migliorare i risultati di quest'anno». Quando si parla di Oristano e turismo il pensiero va subito alla Sartiglia. Un brand vendibile sul mercato turistico o una tradizione destinata a rimanere "solo" uno dei manifesti della città? «La Sartiglia è la nostra manifestazione di punta e Oristano si identifica in essa. Può essere un trampolino, un biglietto da visita per quei potenziali turisti nel resto d'Italia o d'Europa che magari non ci conoscono. Dobbiamo essere bravi ad attirarli e a proporre un'offerta che non si limiti ai giorni della manifestazione. Una promozione del territorio, globale e non pensata in compartimenti stagni. Oristano non è solo mare o solo Sartiglia. Dobbiamo promuovere ogni nostra ricchezza, dall'ambito artistico a quello gastronomico passando per le nostre tradizioni. Abbiamo un ricco patrimonio da valorizzare». Così l’assessore. Passare dagli enunciati ai fatti non sarà facile.

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