Conferenza organizzata dall’istar
Visibile la Regola delle Clarisse
Donata dagli eredi Pili. Venerdì al convento di Santa Chiara
06 ottobre 2019
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ORISTANO. “La vita quotidiana a Santa Chiara ai tempi di Eleonora d’Arborea”: è il titolo della conferenza che terrà Giampaolo Mele, direttore scientifico Istar, venerdì alle 18 al convento di santa Chiara.
L’evento è organizzato dall’Istar, in collaborazione con gli assessorati, comunale alla Cultura e regionale alla Pubblica istruzione.
Dopo i saluti di suor Chiara Demurtas, Badessa del monastero, dell’arcivescovo Roberto Carboni, e delle autorità locali, la serata entrerà nel vivo con la conferenza del professor Mele, paleografo e storico della musica medievale e della liturgia.
Nel corso della manifestazione, gli Eredi Pili, in memoria di Raimondo e Angelina Pili, doneranno al monastero un codice in pergamena, in catalano, redatto in scrittura tardo gotica, con la Regola delle Clarisse promulgata da papa Urbano IV (1263), e risalente al secolo XVI.
Il manoscritto include anche una succinta Cronaca dell’Ordine francescano, dove sono citati diversi monasteri catalani della «custodia» di Barcellona, tra cui quello di Pedralbes. Il prezioso manoscritto cinquecentesco in catalano si affianca al codice trecentesco latino della Regola, conservato nel monastero con la sigla 1bR, munito anche di musica, scoperto e pubblicato dallo stesso Mele nel 1984.
La conferenza sarà seguita dal concerto del Complesso Vocale di Nuoro (Sezione femminile) diretto da Franca Floris, dal titolo: “Iam Sanctae Clarae claritas. Canti a Santa Chiara nel Trecento”.
Verrà eseguita tra l’altro l’antichissima antifona Ancilla Christi sum (“Sono l’ancella di Cristo”), per la vestizione delle Clarisse, ai tempi di Eleonora d’Arborea, assidua frequentatrice del monastero.
I due preziosi codici della Regola delle Clarisse, in via eccezionale, potranno essere ammirati dal pubblico alla fine della manifestazione.
L’evento è organizzato dall’Istar, in collaborazione con gli assessorati, comunale alla Cultura e regionale alla Pubblica istruzione.
Dopo i saluti di suor Chiara Demurtas, Badessa del monastero, dell’arcivescovo Roberto Carboni, e delle autorità locali, la serata entrerà nel vivo con la conferenza del professor Mele, paleografo e storico della musica medievale e della liturgia.
Nel corso della manifestazione, gli Eredi Pili, in memoria di Raimondo e Angelina Pili, doneranno al monastero un codice in pergamena, in catalano, redatto in scrittura tardo gotica, con la Regola delle Clarisse promulgata da papa Urbano IV (1263), e risalente al secolo XVI.
Il manoscritto include anche una succinta Cronaca dell’Ordine francescano, dove sono citati diversi monasteri catalani della «custodia» di Barcellona, tra cui quello di Pedralbes. Il prezioso manoscritto cinquecentesco in catalano si affianca al codice trecentesco latino della Regola, conservato nel monastero con la sigla 1bR, munito anche di musica, scoperto e pubblicato dallo stesso Mele nel 1984.
La conferenza sarà seguita dal concerto del Complesso Vocale di Nuoro (Sezione femminile) diretto da Franca Floris, dal titolo: “Iam Sanctae Clarae claritas. Canti a Santa Chiara nel Trecento”.
Verrà eseguita tra l’altro l’antichissima antifona Ancilla Christi sum (“Sono l’ancella di Cristo”), per la vestizione delle Clarisse, ai tempi di Eleonora d’Arborea, assidua frequentatrice del monastero.
I due preziosi codici della Regola delle Clarisse, in via eccezionale, potranno essere ammirati dal pubblico alla fine della manifestazione.